Fuori strada con l'auto, muore a 21 anni dopo oltre un mese di agonia

Fuori strada con l'auto, muore a 21 anni dopo oltre un mese di agonia
di Nazareno DINOI
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Sabato 6 Luglio 2019, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 19:32

Cinquantadue giorni dopo l'incidente stradale che gli aveva paralizzato le gambe, è morto all'ospedale «Miulli» di Acquaviva delle Fonti, dove era ricoverato per una complicanza dovuta al vecchio trauma. Così ieri mattina si è spento Alessandro Pisano, 22enne manduriano che dopo la terribile notte dell'incidente aveva cominciato a credere in una possibile guarigione: «dal letto siamo passati alla sedia, dalla sedia passeremo a stare in piedi», scriveva lo sfortunato ragazzo in uno dei suoi ultimi post affidati a Facebook.
Di lui, oltre ai ricordi indelebili nei suoi parenti e tanti che lo conoscevano, resteranno gli organi donati per suo espresso volere quando era in vita. Venerdì sera, i sanitari del Miulli hanno certificato la morte cerebrale e ieri mattina l'equipe di anestesia e rianimazione del Miulli diretta dal dottor Pierpaolo Ciocchetti e coordinata dal dottor Ovidio Miccolis ha condotto ha termine una procedura di donazione di organi a scopo di trapianto terapeutico. 
Dal ragazzo sono stati prelevati i due reni e il cuore, trapiantati nel Policlinico di Bari, presumibilmente su pazienti pugliesi, mentre il fegato è stato inviato all'istituto Ismet di Palermo.
Dopo il ricovero nel reparto di neurochirurgia del Santissima Annunziata dove era stato portato la notte tra l'undici e il dodici maggio scorso, il giovane era stato da poco trasferito all'Istituto scientifico per la riabilitazione «Maugeri» di Cassano delle Murge dove quattro giorni fa aveva avuto una crisi respiratoria dovuta, pare, ad una embolia. Da lì era stato trasferito nella rianimazione del Miulli dove veniva mantenuto in coma farmacologico. L'altro ieri le sue condizioni sono precipitate sino alla morte cerebrale.
La notizia ha gettato nello sconforto i genitori molto conosciuti in città, il padre è agente di polizia in servizio al commissariato di Manduria, la madre casalinga. Una famiglia distrutta che già faticava a riprendersi da quelle terribile notte di 52 giorni fa, quando la macchina guidata da una ragazza con il loro figlio a bordo uscì fuoristrada sulla San Marzano Sava.
I due amici che avevano trascorso la serata in una pizzeria, stavano rientrando a Manduria quando la Lancia Ypsilon guidata dalla 25enne uscì fuori strada ribaltandosi più volte nella campagna circostante. La donna fu sbalzata all'esterno riportando fratture al bacino e un trauma cranico mentre il ragazzo rimase incastrato nell'abitacolo dell'utilitaria. I vigili del fuoco e il personale del 118 lavorarono a lungo per liberare in sicurezza il ferito che presentava già insensibilità agli arti. La ragazza fu trasportata prima al pronto soccorso di Manduria e poi al Santissima Annunziata di Taranto mentre il ventunenne fu trasferito direttamente con codice rosso alla neurochirurgia dello stesso ospedale dove è rimasto per un mese e mezzo prima di essere affidato agli specialisti della riabilitazione dell'istituto di Cassano delle Murge.
Alto due metri con un fisico statuario, Alessandro Pisano aveva deciso di intraprendere la professione di fotomodello e per questo frequentava un istituto specializzato di Milano.

Nel campo della moda aveva già fatto qualche lavoro. Manduria sotto choc attende il corpo del giovane per l'ultimo saluto che sarà dato nella camera ardente allestita nella chiesetta del centro religioso di Sant'Anna a Manduria.

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