Facies Passionis: Vangelo letto attraverso l'arte sacra a Taranto

La conferenza stampa di ieri
La conferenza stampa di ieri
di Francesca RANA
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Martedì 31 Gennaio 2023, 06:00

Saranno 14 le statue esposte, la prima volta, a “Facies Passionis, volti della Passione, fede, arte e cultura”. La mostra di simulacri, di Basilicata e Calabria, novità di quest'anno, Puglia e Sicilia sarà inaugurata in due momenti, l'8 febbraio: prologo alle 18 nel foyer del Teatro Fusco di Taranto e apertura alle 18.30, al Carmine.

Sarà l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, a tagliare il nastro e dopo sarà visitabile gratuitamente e liberamente fino al 12 febbraio, tra le 9 e le 22. Parallelamente, si susseguiranno concerti serali. L'ultimo giorno, alle 17.30, in via Duomo, al Dipartimento Universitario Jonico, ci sarà un incontro con le delegazioni ed alle 18.30 la messa di all'istituto Maria Immacolata.

La conferenza

Ieri mattina, nella propria sede, l'Arciconfraternita del Carmine, organizzatrice con il supporto di Comune di Taranto e Banca di Credito Cooperativo di San Marzano, in rete con confraternite, consigli di amministrazione e 8 diocesi, ha presentato la 4ª edizione, dopo le pause dovute alla pandemia e tre edizioni precedenti tra il 2018 ed il 2020, con un flusso di 30.000 visitatori, e nell'introduzione, Domenico Palmiotti ha ricordato il concetto ricorrente di innovazione nella tradizione. La pietà popolare è il linguaggio comune della fede, ha affermato il padre spirituale don Marco Gerardo e bisogna fare squadra tra istituzioni e, dunque, con le confraternite ribadiva l'assessore alla Cultura, Fabiano Marti. «La Settimana Santa di Trapani - raccontava l'organizzatore, il priore Antonello Papalia - con ogni probabilità è una delle prime espressioni di processione in Italia.

Tutte le 14 statue sono oggetto di fede e devozione e raccontano l'identità di un posto».

L'esposizione

Statue, chiese di custodia, sodalizi o famiglie proprietarie, artisti ed anni di realizzazione, sono: Gesù nell'Orto del Getsemani, Chiesa di Anime Sante del Purgatorio di Trapani, di Baldassarre Pisciotta, realizzata con tecniche peculiari, affidamento al Ceto degli Ortolani nel 1620; il Bacio di Giuda, famiglia Bellizzi di Loseto, di Bari; Ecce Homo, Chiesa Madonna di Pompei, Confraternita Opera Pia del Rosario di Valenzano, Bari, di Nicola Depandis, fine '800; La Condanna, di Santino Merico, 2006; Cristo porta Croce, Cappella Gentilizia di Sant'Anna, Arciconfraternita del Rosario di Torremaggiore, Foggia, di Pasquale Errico, 2008; Incontro con la Veronica, Chiesa dell'Immacolata, Montescaglioso, Matera, Rettoria della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, di Giuseppe Malecore, 1917; Gesù spogliato dalle vesti, famiglia Burdi Palladino di Ceglie del Campo, Bari, di Francesco Giancane, leccese, datazione presunta 1915/1925; Gesù Morto, Chiesa di Sant'Agostino di Montescaglioso, Matera, Parrocchia Santi Pietro e Paolo, di Giuseppe Manzo, leccese, 1920; Maria Santissima Addolorata, Confraternita e Chiesa Maria Santissima Immacolata di Supersano, Lecce, inizi XX secolo, probabilmente scuola di Giuseppe Manzo; La Pietà, Confraternita del Carmine e Purgatorio, di Mottola, Taranto, fratelli Gallucci, 1985; Gesù deposto e trasportato nel sepolcro, Congrega Maria Santissima dei Sette Dolori, Corigliano, Cosenza, di Luigi Guacci, acquistata nel 1942; Il Ritorno del Calvario, Confraternita Mari Santissima, di Francavilla Fontana, Brindisi, di Luigi Guacci, 1905; Il Crocifisso, Arciconfraternita del Carmine di Taranto, anno e autori ignoti.

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