Ex Ilva, Vendola: «Tra magistrati e popolo qualcosa si è spezzato ma occorre deporre le armi»

Ex Ilva, Vendola: «Tra magistrati e popolo qualcosa si è spezzato ma occorre deporre le armi»
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Martedì 8 Giugno 2021, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 20:51

«Ho avuto messaggi di solidarietà che non ho gradito molto, perché io penso che non bisogna rinfocolare la guerra, tra politica e giustizia. Anzi bisogna deporre le armi e riflettere seriamente sui mali che ci sono e che ci sono stati. Che in Italia ci sia un problema di garantismo e di rispetto delle garanzie dei cittadini, è un'esigenza che prescinde dal mio caso ed è sotto gli occhi di tutti». Lo ha affermato l'ex presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, nel commentare nuovamente - ospite all'Aria che tira su La7 - la condanna a 3 anni e mezzo nell'ambito del processo per disastro ambientale causato dallo stabilimento siderurgico di Taranto.

«Ogni anno - ha aggiunto - ci sono migliaia di persone che vengono sottoposte a custodia cautelare e che poi risultano innocenti. Gli errori giudiziari ci sono, come insegna la vicenda di Antonio Bassolino che ha subito 19 processi ma che è stato sempre assolto; o la vicenda di Ottaviano Del Turco al quale è stata distrutta la vita...

La giustizia dovrebbe recuperare la propria autorevolezza, perché nel rapporto con il popolo qualcosa si è guastato», ha concluso Vendola. 

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