Ex Ilva, tragedia sfiorata: operaio rischia di restare schiacciato da una struttura d'acciaio

Ex Ilva, tragedia sfiorata: operaio rischia di restare schiacciato da una struttura d'acciaio
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Sabato 16 Aprile 2022, 15:43

Tragedia sfiorata due giorni fa nello stabilimento ex Ilva di Taranto. Un operaio, durante manovre di sostituzione di uno snorkel - pesante struttura che entra in siviera per modificare i valori dell'acciaio - ha riscchiato di restare schiacciato sotto la struttura. 

La denuncia dei sindacati

Si è «sfiorata la tragedia» nella giornata di giovedì nel reparto Acciaieria 2 dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto per la caduta dello snorkel, una pesante struttura che entra in siviera per modificare i valori dell'acciaio. La denuncia arriva dai delegati Rsu di Uilm e Usb. Le organizzazioni sindacali precisano che l'incidente (che non ha causato feriti) è avvenuto «sull'impianto Tas (Trattamento acciai)» e che «durante le manovre di sostituzione snorkel, lo stesso è precipitato, rischiando di schiacciare la cabina del palista impegnato nella pulizia della zona». I sindacati precisano anche «che l'impianto in questione e la relativa attività sono già interessati da prescrizioni Asl».

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Lo snorkel, spiega Gennaro Oliva della Uilm, è una «sorta di imbuto in materiale refrattario che pesa diverse tonnellate ed entra nella siviera piena d'acciaio per modificarne i valori» con l'aggiunta di ferroleghe e soffiaggio di ossigeno. «Il problema - sostiene Oliva - non è il singolo incidente ma il fatto che non si facciano le manutenzioni.

E ci risulta che diversi direttori di area si stiano dimettendo perché hanno responsabilità in termini di sicurezza». Il giorno prima nel reparto Pla2 (Produzione Lamiere) un lavoratore si è fratturato il piede sinistro durante le operazioni di imbracatura di un cilindro. «Torniamo a sollecitare l'azienda - sottolineano le Rsu Uilm e Usb - affinché venga garantita la sicurezza in fabbrica e non si continui più a scaricare tutto il peso della crisi sulle spalle dei lavoratori. Ci aspettiamo dunque investimenti sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo e un organico adeguato alle reali esigenze».

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