Sono 29 gli interventi previsti dal Piano di rigenerazione sociale, sviluppo economico ed inclusione, per l'area di crisi di Taranto (che comprende oltre al comune capoluogo anche Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte) previsto dal decreto legge 191 del 2015, che conteneva disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva.
Il Piano è finanziato attraverso risorse, pari a 30 milioni di euro, messe a disposizione e gestite da Ilva spa in amministrazione straordinaria.
I progetti
Gli interventi si rivolgono a famiglie, giovani, minori, anziani, diversamente abili e imprese attraverso ristori e sostegni economici, servizi socio assistenziali, eventi e attività culturali, sostegni alle startup giovanili, laboratori formativi, riqualificazione di aree degradate e centri storici, ripristino e realizzazione di campi sportivi e valorizzazione di beni culturali. Questo il quadro di ripartizione delle risorse: Taranto 20,5 milioni di euro, Crispiano 2,1 milioni, Massafra 4 milioni, Montemesola 900mila euro, Statte 2,5 milioni.
Fino a questo momento sono stati impegnati complessivamente 6 milioni di euro per servizi socio assistenziali (648 unità di ascolto e supporto alle famiglie, 600 unità per socializzazione e supporto agli anziani, sostegno economico a un nucleo familiare, 300 minori assistiti), recupero di beni pubblici da destinare a fini sociali (2 immobili storici, 10 alloggi sociali, 4 impianti sportivi) e servizi incentivanti (38 vincitori per buoni abitativi, 52 beneficiari per bonus libri, 32 sostegni per avvio nuove attività, contributi a 502 tra imprese e operatori culturali). Il termine ultimo per l'attuazione degli interventi è il 31 dicembre 2024.