«Vogliamo sviluppare una crescente sostenibilità della produzione siderurgica, portando avanti la transizione ecologica ed energetica anche attraverso l'accordo firmato oggi. Il Politecnico di Bari è un centro di eccellenza e guida tecnico-scientifica regionale e questa partnership avrà un impatto importante sia su di noi, sia sul sistema universitario, sia quindi sul territorio». Lo ha dichiarato Lucia Morselli, amministratore delegato di Acciaierie d'Italia, dopo la firma dell'accordo di partnership con il Politecnico di Bari.
«Il futuro di Taranto, che - ha commentato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino - noi abbiamo molto a cuore, è legato a quello della sua acciaieria per cui ci fa molto piacere una collaborazione sui temi-chiave della sostenibilità.
Alla conferenza di presentazione dell'accordo è intervenuto anche l'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, secondo il quale «emanciparsi energeticamente dai combustibili fossili e puntare sulle energie rinnovabili è la sfida su cui la Regione Puglia ha scommesso qualche anno fa e che oggi diventa centrale. Questo vale in maniera particolare per la città di Taranto che abbiamo candidato nel progetto bandiera nel Pnrr a città dell'idrogeno. In questo contesto, i progetti di ricerca - ha concluso - e la produzione di idee innovative diventano centrali e questa partnership tra Acciaierie d'Italia e Politecnico di Bari non potrà che soddisfare questa esigenza e velocizzare il processo di transizione energetica della nostra Regione».
Bernabè: situazione mai vista
«Noi i 700 milioni non li abbiamo visti, non abbiamo visto nessuno dei finanziamenti che peraltro il governo ha stabilito di dare, quindi i finanziamenti ci saranno e a un certo momento li utilizzeremo. Fino adesso le acciaierie sono state gestite in una situazione che nella mia esperienza non ho mai visto: senza accesso al credito bancario, senza finanziamenti da parte degli azionisti. Quindi diciamo che lo sforzo che è stato fatto, è uno sforzo importante per mantenere una situazione di una azienda che era stata abbandonata per 7 anni, gestita da due commercialisti e un avvocato per 7 anni, ma come ha potuto sopravvivere un'azienda in queste condizioni». Lo afferma Franco Bernabè, presidente Acciaierie d'Italia, intervenendo al Congresso nazionale Uilm. Bernabè spiega che i finanziamenti andranno a un «programma di investimento che riguarda la transizione che riguarda l'elettrificazione».