Ex Ilva, Melucci: «Data storica per la prospettiva di un accordo di programma». Morselli: «Afo5 sarà rifatto»

"Per portare a termine il piano serve produrre" ha aggiunto l'ad

Ex Ilva, Melucci: «Data storica per la prospettiva di un accordo di programma». Morselli: «Afo5 sarà rifatto»
4 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Gennaio 2023, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16:56

«Data storica, il ministro accoglie la prospettiva dell'accodo di programma che chiediamo dal 2018». Arrivano aggiornamenti dalla vertenza Ilva e dall'incontro con il ministro Adolfo Urso e azienda, sindacati, Confindustria e Regioni sedi degli stabilimenti. Le parole sono del sindaco e presidente della Provincia Rinaldo Melucci che ha partecipato alla riunione convocata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dedicata alla vicenda ex Ilva.

Melucci ha fatto pervenire al ministro Adolfo Urso una dettagliata relazione, che definisce il percorso che l’intera comunità vuole compiere in relazione al rapporto con la grande industria, senza ulteriori passi indietro rispetto alla prospettiva di un accordo di programma.

L'apertura di Melucci

«Nelle parole del ministro abbiamo riscontrato ampia sintonia con la nostra visione - ha dichiarato il sindaco di Taranto – il fatto che abbia accolto la prospettiva di un accordo di programma, che noi chiediamo dal 2018, rende quella di oggi una data storica.

Senza questo passaggio, senza accordo e piano nazionale della siderurgia, anche quest'ultimo elemento fondante della nostra relazione ripreso dal ministro, non c’è futuro per l’ex Ilva. Vogliamo credere che il Governo rispetterà gli impegni assunti, siamo pronti a dare il nostro apporto e a sorvegliare gli interessi primari della comunità».

Morselli: anno complicato ma siamo ancora in piedi

«Il rafforzamento patrimoniale di 750 milioni ci consente di accedere ai mercati delle materie prime e delle risorse finanziare con uno standing diverso, uno standing in linea con lo status di sito strategico nazionale. A inizio agosto scorso il Ministro Giorgetti ha riconosciuto che l'azienda era finanziariamente fragile. Grazie al Ministro Urso oggi arriviamo alla fine dell'uscita dalla condizione di fragilità». Lo ha detto l'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia, Lucia Morselli, al tavolo sull'ex Ilva in corso al Mimit. Lo si apprende da fonti presenti all'incontro.

«Noi - ha spiegato Morselli - abbiamo un ciclo di cassa di sei mesi, prima di incassare passano sei mesi e noi dobbiamo solo pagare in quel mentre. Adesso possiamo accedere ai mercati finanziari, servirebbero due miliardi di circolante in un mondo ideale, ma possiamo farcela». La manager di Acciaierie, stando a quanto riferiscono le fonti, ha sottolineato che «i soci quest'anno hanno dato un obiettivo di 4 milioni di tonnellate nel 2023 e 5 nel 2024. Le ambizioni del management sono superiori, e dipenderà da quanto sapremo essere capaci di ottimizzare le risorse finanziarie».

«L'anno scorso è stato un anno complicato. L'impatto sul costo energia e anche sul reperimento delle materie prime è stato molto elevato. Per trovare le materie prime c'è stata grossa competizione. Il risultato è stato una forte riduzione del margine di contribuzione. Il Cda ha però scelto di non penalizzare la produzione, cercare di mantenere due altoforni in produzione e un livello produttivo decoroso». 

Il mastodontico Afo5 sarà rifatto

«Uno degli investimenti che faremo e inizieremo quest'anno è il rifacimento di Altoforno 5. Perché rifarlo? Perché per arrivare alla conclusione del piano illustrato dal presidente Bernabè serve continuare a produrre e se Afo4 è a posto, appena rifatto, Afo2 è in condizioni più delicate». Lucia Morselli ha aggiunto che «un altro investimento è sulla centrale elettrica, che deve garantire molta energia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA