Enogastronomia, Taranto protagonista della cucina stellata con Ego Festival

Enogastronomia, Taranto protagonista della cucina stellata con Ego Festival
Enogastronomia, Taranto protagonista della cucina stellata con Ego Festival
di Nicola SAMMALI
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Sabato 17 Settembre 2022, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 08:24

La cozza tarantina sarà la regina della quarta edizione di Ego Festival, l'evento dedicato alla formazione professionale nel mondo della ristorazione. Taranto, dal 22 al 24 prossimi, si prepara a diventare la «capitale enogastronomica d'Italia». La città accoglierà 12 chef internazionali pronti a scoprire prodotti tipici e materie prime pugliesi, dalla burrata di Andria ai legumi di Zollino, lasciandosi accarezzare il palato dalle eccellenze del mare e della terra.

Tracceranno una mappa dei sapori con incursioni anche a Laterza e Martina Franca; impareranno a preparare le bombette; degusteranno l'olio ricavato da ulivi secolari; e soprattutto consacreranno la cozza nera di Taranto, da poco riconosciuta presidio Slow Food.

Il viaggio nel gusto dei 12 chef in arrivo da tutto il mondo (tra questi Jaime Pesaque: il suo Mayta occupa il trentaduesimo posto del ranking The World's 50 Best Restaurants) sarà raccontato in una serie televisiva di 4 puntate da 30 minuti ciascuna, che andrà in onda sul canale Foodnetwork: un esempio di marketing territoriale che buca lo schermo.

L'evento

Alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo di città sono intervenuti Gianfranco Lopane (assessore regionale al Turismo), Fabrizio Manzulli (vicesindaco di Taranto), Franco Frigiola (sindaco di Laterza), Silvio Busico (presidente di Programma sviluppo), Marzia Varvaglione (responsabile marketing di Varvaglione1921), Fabio Montefranesco (direttore generale di Ninfole1921) e Monica Caradonna, ideatrice del progetto. Il programma di Ego Festival è suddiviso in tre appuntamenti: giovedì 22, dalle 10 alle 18, al Relais Histò gli chef saranno impegnati nelle cooking class e presenteranno dei piatti dando la loro interpretazione delle materie prime scoperte sul territorio; venerdì 23 sarà la volta di una cena iconica, la Dinner incredible (a pagamento). Nella stessa giornata entrerà in scena la cozza tarantina con il progetto Black mussel and Blue Crab; grazie a Best Tag (iniziativa di promozione recepita dal Comune di Taranto), due specialità come la cozza nera e il granchio blu saranno unite e valorizzate: «Taranto ospiterà alcuni chef tunisini, per sperimentare la fusione tra la nostra cozza presidio Slow Food e il granchio blu, un'eccellenza del territorio di Gabes», ha evidenziato Manzulli. Ego Festival, infatti, «celebra la sacralità del cibo», ma è anche «contaminazione culturale tra Paesi».

Sempre alla cozza del Mar Piccolo sarà dedicata la prima edizione di Cozza in the City, il format pop di Ego previsto per sabato 24 alla Villa Peripato: cuochi tarantini e pugliesi si confronteranno tra loro, realizzando piatti in cui la cozza sarà la protagonista assoluta (ingresso gratuito, degustazione facoltativa: ci saranno i vini del progetto Dajs - Distretto agroalimentare di qualità jonico salentino, quindi di vari consorzi, dal Primitivo di Manduria, Squinzano e Brindisi al Salice salentino). La festa della cozza sarà scandita dai ritmi della banda Risciò. «Ego Festival è una iniziativa sicuramente significativa che la Regione sostiene, perché va nel solco del percorso di promozione dell'enogastronomia pugliese, al centro della cucina mediterranea e internazionale. Riteniamo che il percorso di crescita, anche professionale, che il nostro comparto deve sostenere, possa raggiungere le eccellenze che tutti noi aspettiamo», ha commentato l'assessore Lopane. Il visual di Ego Festival, che ha fatto discutere (ne riferiamo in altro articolo), mette insieme «il nostro oro giallo: la pasta, quindi il grano», che in questo momento storico «ha un forte valore simbolico e che, per l'occasione, si fa corona».

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