Emergenza rifiuti e camion fermi: «Ager e Cisa diano risposte»

Camion in coda per 8 ore davanti all'impianto della Cisa di Massafra
Camion in coda per 8 ore davanti all'impianto della Cisa di Massafra
di Lucia J.IAIA
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Venerdì 24 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:30

La spazzatura che straripa dai cassonetti. E poi, rifiuti lasciati sui marciapiedi perché non c’è più spazio nei contenitori. Caldo asfissiante, cattivi odori e il rischio concreto che anche qui, come nella Capitale, comincino ad arrivare anche i cinghiali attirati proprio dalla spazzatura. All’inizio dell’estate, una situazione di questo genere è quanto di peggio si possa verificare in una città come Taranto, sia per una questione d’immagine e sia perché la gestione della raccolta sta diventando un problema veramente urgente.

I problemi

A confermare le criticità e le lamentele da parte dei cittadini è Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente, la società in house del Comune di Taranto che, tuttavia, prende le distanze da quanto sta accadendo e conferma di aver richiesto un incontro urgente con Ager e con il Comune di Taranto.
«È una situazione di emergenza che ho segnalato anche al prefetto Demetrio Martino. Mi preme tuttavia evidenziare che non dipende dalla nostra società. Da nostre informazioni, pare che Ager abbia trasferito la destinazione di mezzi provenienti da altre città all’impianto Cisa. Questo significa che i camion arrivano con una maggiore intensità durante le ore giornaliere e di conseguenza si genera un ingorgo.

D’altra parte, la mattina del sopralluogo ho visto un solo palista che, oltretutto, era in pausa pranzo. Una sola persona, ritengo, che non possa movimentare questa grande quantità di mezzi». 

Mancarelli si è voluto accertare personalmente della situazione. «Sono andato a visitare l’impianto di conferimento, accompagnato dal dirigente tecnico Cosimo Natuzzi. Ho visto mezzi incolonnati dalle 5 del mattino e se questi restano pieni, non possono essere utilizzati per le strade di Taranto. Così, diversi cassonetti risultano pieni di rifiuti». 
Gli autocompattatori, considerato che il sopralluogo si è svolto alle ore 13, hanno atteso almeno 8 ore prima di poter conferire i carichi. «Sì – chiarisce – io stesso ho dato dell’acqua ad un nostro autista perché si generano problemi ai cittadini ma anche agli operatori che devono trascorrere gran parte della giornata lavorativa sotto il sole, senza potersi allontanare nemmeno per usufruire dei servizi igienici. Io devo tutelare anche loro. Occorre trovare una soluzione immediatamente». 
Ma quali sono le cause di questo disagio? «Ritengo che Ager e Cisa dovrebbero chiarire cosa sta accadendo e trovare una soluzione», rimarca il presidente Mancarelli.


Intanto in città, permane anche un altro problema. I cassonetti che avrebbero dovuto funzionare con delle schede elettroniche sono sempre aperti, alla mercé di chiunque. «Siamo consapevoli del fatto che c’è un numero importante di evasione – ammette Mancarelli – e abbiamo riscontrato che i sacchetti venivano rilasciati fuori da quei cassonetti. Per questa ragione, li abbiamo tenuti aperti così da tentare di evitare azioni di quel tipo. Adesso che rientrerà l’amministrazione comunale però, ci saranno delle rettifiche per migliorare l’efficienza del servizio in generale, compresi quei cassonetti». Una situazione temporanea dunque, anche se a dire il vero va avanti dall’estate scorsa. «Io mi attengo alle indicazioni del consiglio comunale e del piano approvato. Quando è arrivato il commissario, invece di procedere con le rettifiche, si è andati avanti in quel modo. Adesso naturalmente, il piano stilato verrà sottoposto al nuovo consiglio comunale». Infine, l’auspicio del presidente è che si risolva prima possibile il problema delle lunghe attesa fuori dall’impianto di conferimento. «Non ci possiamo permettere né di lasciare i rifiuti per strada e né di sottoporre i lavoratori a questi disagi. In vista dell’estate tra l’altro, questa situazione non potrà che peggiorare se non si interviene subito per risolverla».

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