Prove tecniche di futuro: ecco l'elicottero senza pilota

L'elicottero senza pilota
L'elicottero senza pilota
di Oronzo MARTUCCI
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Giovedì 10 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:55

Sono in corso prove di volo nell’aeroporto di Grottaglie e negli spazi aerei collegati, con l’utilizzo di un elicottero senza pilota del peso di 150 chilogrammi, per verificare come i servizi satellitari europei di navigazione (Galileo ed Egnos), oltre alla costellazione Usa Gps, possano aiutare gli Uas (Aeromobile a pilotaggio remoto) ad eseguire procedure di avvicinamento basate sui servizi spaziali.
La prove di volo sono collegate al progetto Ecaro (Egnos Civil Aviation ROadmap) e andranno avanti sino al 23 giugno.

Lo studio

L’autorizzazione ottenuta da Enac per le attività sperimentali include anche l’accesso a uno spazio aereo di natura militare.  Le prove vengono realizzate applicando il nuovo regolamento europeo entrato in vigore dalla fine di dicembre. Il processo autorizzativo delle prove di volo è stato guidato da Enac attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dall’ingegnere Riccardo Delise (Enac) e dal dottor Antonio Zilli (Dta). L’obiettivo è stato quello di identificare i rischi legati all’attività sperimentale e introdurre azioni di mitigazione così da garantire la totale sicurezza per tutti gli attori presenti. Aeroporti di Puglia ed Enav partecipano alla sperimentazione secondo i loro rispettivi ruoli istituzionali, coordinando l’accesso alla pista e allo spazio aereo e contribuendo alla sicurezza di tutte le attività. 
Il primo risultato del progetto, ottenuto da Enav, è la progettazione e validazione di una procedura di avvicinamento all’aeroporto di Grottaglie basata sul segnale Egnos. Egnos (European Geostationary Navigation Overlay Service) è un sistema di navigazione satellitare europeo sviluppato dall’ Esa (Agenzia spaziale europea), dalla Commissione Europea e da Eurocontrol con funzione di geoposizionamento ad alta accuratezza (al di sotto di 3 metri), che migliora quella del Gps (Global Positioning System). Tale procedura è ora disponibile per tutti gli operatori aerei che intendono atterrare a Grottaglie. Grazie ad essa aumentano la sicurezza del traffico aereo e il livello di automazione delle operazioni.   Il sistema fornisce, inoltre, messaggi di correzione differenziale e integrità dei dati per i satelliti visibili da una rete di stazioni di monitoraggio.  I risultati ulteriori permetteranno ai partner del progetto Ecaro (oltre al Dta Enav, Ums Skeldar, Planetek e Airgreen) di consolidare conoscenze tecnologiche e capacità operative ancora rare in Europa. Per il Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) l’iniziativa sperimentale “dimostra l’efficacia e l’utilità dell’infrastruttura aeroportuale di Grottaglie per l’aeronautica europea e l’importanza di continuare ad investire in maniera sistemica al fine di fornire servizi mirati e di qualità a supporto della ricerca e sperimentazione degli Uas. 
Il Distretto tecnologico aerospaziale, che ha coordinato la preparazione e realizzazione dei test e il processo autorizzativo, ha sviluppato nuove capacità di ricerca industriale, rafforzato la collaborazione internazionale con l’impresa Ums Skeldar; coinvolto un importante produttore europeo di Uas (droni) nell’utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie. Oltre a consolidare le condizioni operative per future cooperazioni internazionali con base in Puglia. 
Antonio Zilli, referente di Ecaro per il Dta, spiega che «le prove di volo che stiamo eseguendo a Grottaglie contribuiranno sicuramente alla maturazione delle capacità tecnologiche industriali europee verso l’integrazione degli Uas nello spazio aereo controllato per fornire servizi innovativi logistici e di osservazione aerea del territorio».
La campagna di prove di volo viene realizzata con il velivolo V150 (un elicottero) dell’impresa svizzera Ums Skeldar, un drone con massa massima al decollo pari a 150 chilogrammi.

I dati di navigazione saranno raccolti durante i voli e analizzati successivamente per verificare il rispetto dei requisiti Icao (Organizzazione internazionale aviazione civile) e valutare i benefici dei servizi di navigazione Galileo ed Egnos per i droni. I risultati preliminari sono molto promettenti.  Planetek Italia all’interno del progetto Ecaro ha progettato e reso disponibile all’interno dell’area aeroportuale un sistema in grado di rilevare in un raggio di diversi chilometri la presenza di sorgenti di segnali radio che potrebbero interferire e degradare i servizi Gnss.

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