Melucci e Punzi, sfida a due per la Provincia di Taranto

Melucci e Punzi, sfida a due per la Provincia di Taranto
di Paola CASELLA
4 Minuti di Lettura
Martedì 30 Agosto 2022, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:38

La sfida del prossimo 18 settembre per la presidenza della Provincia sarà tra il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ed il sindaco di Montemesola Ignazio Punzi. Il primo sarà alla guida della coalizione progressista “Ali e Radici per la Terra Ionica 2050”, formata da centrosinistra, Movimento 5Stelle e liste civiche, il secondo di “Area Civica” che vede insieme forze di centrodestra ed altre realtà civiche. Dopo il sindaco di Grottaglie Cirò D’Alò, ha fatto, dunque, un passo indietro nelle scorse ore anche il sindaco di Maruggio Alfredo Longo. «L’attuale momento politico che stiamo vivendo - ha spiegato Longo - non mi permette di proseguire la corsa per le Provinciali. Ho provato, in questi mesi, ad onorare il principio di collegialità delle scelte tanto in consiglio provinciale quanto in assemblea dei sindaci, a velocizzare dei procedimenti incastrati nei meandri burocratici della politica e a porre le basi per un nuovo rilancio dell’attività amministrativa della nostra Provincia. Pur essendo una figura civica e trasversale, non posso non considerare il quadro che i partiti, il Comune capoluogo e la Regione, stiano riservando alla Provincia di Taranto».  Secondo il sindaco di Maruggio, l’elezione del presidente è legata ad una assurda normativa che non permette ai cittadini di esprimere liberamente il proprio voto ma dipende da sproporzionate rappresentazioni di forza che favoriscono più un accordo elettorale tra pochi, piuttosto che un democratico confronto tra proposte politiche diverse. «L’esperienza concessami dal presidente Gugliotti - ha concluso - mi arricchisce tanto amministrativamente quanto umanamente. Continuerò a mettere al servizio queste nuove competenze all’interno del consiglio provinciale con spirito costruttivo e di collaborazione nei confronti del presidente che verrà e di tutti gli altri colleghi consiglieri. Il mio Comune, probabilmente tra poco, avrà ancora più bisogno di avere tutta la mia attenzione e non posso permettermi ulteriori distrazioni».

Il programma di Melucci

Intanto, ieri il sindaco di Taranto ha presentato il suo programma per il governo della Provincia di Taranto, articolato in 10 punti: Identità e vocazione ionica; la gestione condivisa per il futuro; la simbiosi con il capoluogo; i servizi e le partecipazioni provinciali; le infrastrutture strategiche; la giustizia intergenerazionale; gli ecosistemi e la qualità della vita; uno sviluppo sostenibile e l’innovazione; la promozione territoriale ed i grandi eventi; gli investimenti e le scelte per la svolta. In questi anni - ha detto Melucci - il capoluogo ionico ha preso a correre, da tanti punti di vista, con la barra dritta su di un modello di sviluppo sostenibile e una ricerca della qualità della vita per i propri cittadini. Ora miriamo ad un agevole dialogo con l’ente provinciale, che pure ha compiti e cura ambiti che possono accelerare il percorso di Taranto verso la transizione giusta europea. E se completa la sua svolta Taranto, è un bene per tutti i cittadini della provincia ionica». 
Il sindaco di Taranto ha ricordato che da molti mesi il capoluogo non è rappresentato in seno al consiglio provinciale, una condizione inedita in tutta Italia. «Per quanto detto, - ha spiegato - ho fornito la mia disponibilità e gratitudine alle forze politiche progressiste, riformiste, ecologiste e civiche della nostra provincia, per rafforzare lo schema istituzionale della Regione Puglia e del Comune di Taranto, per restituire il giusto ruolo al capoluogo e consentire a quest’ultimo di supportare al meglio la ripartenza dell’intera Terra Ionica, trasferendo ad ogni angolo della nostra provincia la portata dei cambiamenti positivi che stiamo vivendo, lavorando affinché ogni comune ionico abbia le sue giuste opportunità».

Melucci ha ringraziato, infine, i consiglieri comunali di Taranto, i consiglieri provinciali del progetto di Terra Ionica 2050, il presidente della giunta regionale Michele Emiliano ed i sindaci di centrosinistra e civici che lo sostengono. Considerato il voto ponderato ed i rapporti di forza, sembra, dunque, scontata la vittoria di Rinaldo Melucci. Una volta eletto, però, il sindaco di Taranto potrebbe non avere i numeri in aula, qualora il consigliere provinciale e capogruppo Aurelio Marangella uscisse dal gruppo consiliare, così come preannunciato da D’Alò. Potrebbe però giungere in soccorso Longo, attuale vicepresidente facente funzione, che resterebbe vicepresidente della Provincia a guida Melucci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA