Ecco l'Ilva targata Arcelormittal così i lavoratori reparto per reparto

Ecco l'Ilva targata Arcelormittal così i lavoratori reparto per reparto
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 26 Ottobre 2018, 12:39
Il prospetto analitico reparto per reparto sulla nuova Ilva targata ArcelorMittal è stato consegnato ieri mattina alle organizzazioni sindacali. Un incontro durato circa un paio di ore in cui la nuova proprietà ha rappresentato plasticamente il futuro dello stabilimento tarantino.
Il numero totale dei lavoratori resta invariato rispetto all'accordo sindacale al Mise, ovviamente: in totale saranno 8.200 unità. Entrare nei dettagli degli spaccati delle aree è praticamente impossibile poiché le suddivisioni sono tantissime ma si può ragionare per macrocomparti. Dalle documentazioni fornite ai sindacati, ArcelorMittal prospetta che nel comparto altoforno e sinterizzazione, comprese manutenzione e funzioni di staff, ci saranno 717 addetti; nelle centrali di manutenzione e pezzi di ricambio 1312 addetti, di cui 799 nelle officine centrali di manutenzione meccanica e 287 nelle officine elettriche; 424 nell'area cokeria, 164 nel facility management (quasi tutti, ovvero 161, concentrati agli affari generali a Taranto), 366 a materie prime e porto di cui 163 allo sbarco materie prime, 57 ai servizi ecologici, 1607 all'acciaieria, 509 alla laminazione a freddo di cui 375 al coordinamento operativo laminatoi a freddo e 616 ai prodotti piatti e tubi.
Quali saranno i prossimi passi? In sostanza, da lunedì - come già anticipato da Quotidiano una settimana fa - i lavoratori accedendo al portale MyIlva con nome utente e password potranno sapere se proseguiranno con la multinazionale dell'acciaio o se resteranno in Amministrazione straordinaria. La stessa proposta di assunzione sarà inviata via mail e tramite raccomandata con ricevuta di ritorno alla propria residenza. Sarà inoltre possibile ricevere assistenza e informazioni al numero verde 800583388 oppure tramite mail all'indirizzo ammper@gruppoilva.com.
Chi sarà assunto in Am lavorerà dal 1° novembre in distacco mentre chi non è destinatario della proposta e non ha aderito al piano di incentivazione all'esodo volontario sarà collocato in Amministrazione straordinaria.
Sul numero di questi ultimi è bene precisare che occorre scorporare quanti decideranno ancora di accettare l'incentivo all'esodo. In pratica, dalla prossima settimana si attende un cospicuo numero di dipendenti che potrebbe scegliere la liquidazione una volta conosciuta la propria destinazione.
C'è infatti la possibilità di accedere ancora alla somma di 100mila euro lordi e finora sono circa 400 le firme e un altro centinaio di prenotazioni. Il personale collocato nell'Amministrazione straordinaria sarà coperto dalla cassa integrazione e parte di esso - circa 300 secondo le prime stime - sarà impegnato nella bonifica di tutte le aree dello stabilimento di Taranto che non rientrano nel perimetro produttivo che interessa ad ArcelorMittal.
Per fare il punto sulle modalità e sull'organizzazione di questi lavori, è previsto un incontro tra As e organizzazioni sindacali entro metà novembre.
È confermato infine lo sciopero con presidio organizzato per questa mattina - due ore dalle 7 alle 9 - da Fiom, Fim, Uilm e Usb per i disagi dei lavoratori dell'indotto costretti a code e attese per il malfunzionamento dei tornelli alla portinerie Imprese. Proprio sul fronte appalti, da registrare la presa di posizione dei segretari di Fisascat (Antonio Arcadio) e Filcams (Paola Fresi) venuti a conoscenza che Ilva ha avviato una serie di gare per affidare nuovi servizi in appalto già dal mese di novembre sottolineano che nelle aziende delle pulizie e sanificazione dell'indotto operano circa 500 addetti con contratti part-time (anche 14 ore settimanali). Pertanto stop al precariato, restituiamo ai lavoratori dell'indotto di questo settore stabilità occupazionale e reddituale.
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