Distrutto dalle mareggiate il nido delle tartarughe

Distrutto dalle mareggiate il nido delle tartarughe
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Lunedì 11 Novembre 2019, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 16:43
Il nido tardivo è andato semidistrutto, nonostante barriere anti mareggiate e teli antipioggia. 91 uova presenti con 3 piccoli morti nell'uovo già aperto e 3 piccoli poco vitali trasferiti d'urgenza al Centro Recupero Tartarughe Marine Wwf di Policoro: questo il bilancio del nido del 17 agosto a Trullo di mare, in provincia di Taranto. Le altre uova appaiono danneggiate da muffe, con feti non maturati o di dimensioni ridotte. Alcune uova, apparentemente vitali, sono state messe in incubatrice, nel tentativo disperato di riattivarle. Dopo il fortunato nido ritrovato e traslocato del 27 luglio scorso, sempre a Trullo di mare, in cui 80 tartarughe su 81 raggiunsero il mare, ecco ora un esempio di come i fenomeni atmosferici intensi e improvvisi possano arrecare danni a cicli biologici di alcune specie, alterandone il successo riproduttivo e la sopravvivenza in natura. Le attività di monitoraggio e sorveglianza dei nidi sono realizzate anche grazie al progetto Eu Life Euroturtles, che per il terzo anno si svolge in collaborazione con altri cinque paesi del Mediterraneo.

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Il 17 agosto una tartaruga marina Caretta caretta viene vista deporre le uova intorno alle 20 in località Trullo di mare (le villette) nel Comune di Torricella. Le uova, deposte a distanza di sicurezza dal mare, vengono individuate grazie all'intervento degli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine Wwf Italia di Policoro. Viene creata la recinzione a protezione del nido e incomincia il controllo quotidiano del sito, attendendo come da protocollo il 45 giorno per la guardiania continua e creazione del corridoio di schiusa. Preoccupano le temperature che cominciano ad abbassarsi le prime settimane di settembre insieme all'avvicendarsi di temporali. Al 65° giorno non emerge nulla. Tutto appare normale visto le temperature di 25  gradi di media, ma il meteo continua a peggiorare: si incominciano a registrare temperature di 14 gradi con escursioni di oltre 10 gradi tra giorno e notte. Nonostante le protezioni attuate (telo anti pioggia posizionato se necessario e barriera contro eventuali mareggiate) all’80° giorno di incubazione venerdì 8 novembre, con la presenza e il supporto dell'Asl di Taranto, viene effettuato come da prassi il digging, cioè l’apertura e lo scavo del nido.    
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