«Voleva stare in prima fila con un biglietto di galleria»

«Voleva stare in prima fila con un biglietto di galleria»
di Nicola SAMMALI
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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 11:55
Puntuale arriva la replica al post pubblicato dalla signora Loredana Alfieri Bianchi, che aveva sollevato su Facebook il caso dopo lo sgradevole episodio di lunedì sera al Teatro Fusco di Taranto. Il racconto a caldo, rimbalzato poi di bacheca in bacheca, ha scatenato le polemiche social.

A intervenire, sempre attraverso Facebook, è stato il direttore artistico dell'Associazione Amici della Musica A. Speranza di Taranto, Paolo Ruta, organizzatore dell'evento, che ha riportato la sua versione dei fatti rispetto a quanto accaduto alla signora Loredana e alla figlia Caterina, costretta su una sedia a rotelle in quanto tetraparesica. «Nella serata di ieri 17 febbraio la nostra Associazione Amici della Musica A. Speranza aveva in programma uno spettacolo della sua 76ª Edizione della rassegna concertistica 2019/2020 presso il teatro comunale Fusco di Taranto. La signora Loredana Alfieri Bianchi è entrata in teatro con un biglietto valido per un posto in galleria, mentre per sua figlia aveva un biglietto ridotto di platea, come usiamo fare per molti altri spettatori diversamente abili o temporaneamente in carrozzina».

«La signora Alfieri Bianchi però voleva accedere alla prima fila di platea i cui posti erano già stati regolarmente acquistati da altre persone. La signora, insieme ad altre due persone, stava accedendo in platea con biglietti di galleria, quindi violando i diritti di altri spettatori che avevano acquistato un biglietto di platea. Quando le ho fatto notare, in qualità di direttore artistico degli Amici della Musica, che ciò non era possibile, ha asserito che doveva sedersi in prima fila perché sua figlia non poteva seguire il concerto dalla sesta fila. Le ho spiegato che ciò non era possibile e che per gli spettatori con diversità c'erano posti a loro riservati, con un posto per l'accompagnatore. Una regola dettata dalla sicurezza dei luoghi pubblici e sulla quale non si può soprassedere, nell'interesse e nella sicurezza di tutti. Le abbiamo fatto notare il tutto, visto il suo ruolo lavorativo (vigile urbano - ndc), ma lei ha continuato ad insistere e per evitare altre situazioni, ho dovuto restituirle i soldi del biglietto che lei ha accettato», scrive ancora Ruta.

«Invitiamo la signora Loredana Alfieri Bianchi a non diffamare persone e istituzioni che lavorano per il bene di questa comunità, come del resto credo faccia lei nel suo campo. La prossima volta sia più chiara quando vorrà andare a teatro. Noi saremo pronti a trovarle la giusta soluzione», conclude il direttore artistico, che ha sottolineato anche come il Teatro Fusco, «uno dei più moderni teatri italiani, ha uno spazio riservato a spettatori diversamente abili - area individuata in fase di progettazione - considerando l'immediata vicinanza alle vie di fuga garantendo, allo stesso tempo, la massima visibilità per lo spettatore».
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