Coronavirus, ricoverata in gravi condizioni la moglie del primo pugliese positivo

Coronavirus, ricoverata in gravi condizioni la moglie del primo pugliese positivo
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Sabato 7 Marzo 2020, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 12:45

La moglie del primo pugliese positivo al coronavirus, il 43enne di Torricella, provincia di Taranto, è stata ricoverata nella notte tra giovedì e venerdì 6 marzo, nello stesso reparto di malattie infettive dove si trova il marito dal 26 febbraio scorso. Le condizioni di salute della donna, già positiva al test ma asintomatica, per cui era stata sottoposta alla quarantena fiduciaria al proprio domicilio, si sono improvvisamente aggravate tanto da finire in terapia intensiva.

Al momento del suo ricovero al Moscati di Taranto, la torricellese presentava solo tosse e febbre ma nel corso della mattinata la situazione clinica è precipitata per una grave insufficienza respiratoria che ha costretto i medici ad intubarla e a trasferirla nel reparto di rianimazione dello stesso presidio dove sono stati allestiti dei posti dedicati all'emergenza Covid-19. A prelevarla dalla sua abitazione di Torricella dove stava rispettando l'isolamento imposto dalle autorità sanitarie, è stato il personale dell'ambulanza dedicata al trasporto di pazienti infetti o ritenuti tali con cui è stata portata all'ospedale tarantino. Lì i sanitari che già conoscevano la positività al Covid-19, l'hanno sottoposta ad esami specifici ed hanno rifatto il tampone di riconferma che è stato inviato al centro di riferimento regionale del Policlinico di Bari.

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Intorno a mezzogiorno le condizioni della donna sono improvvisamente peggiorate per una grave insufficienza respiratoria. È così scattata la procedura prevista in questi casi. Dal reparto infettivi è passata così nella Rianimazione dove è stata collegata al respiratore in totale isolamento. Dopo il marito che è stato il primo in Puglia a contrarre il virus durante un suo breve viaggio a Codogno, dove era andato per fare visita alla madre ricoverata in una struttura specializzata in malati di Alzheimer, la 45enne di Torricella è la prima paziente pugliese ricoverata in terapia intensiva per gravi complicanze respiratorie da contaminazione del virus. I sanitari che l'hanno in cura non si esprimono sulla prognosi e attendono la risposta ai trattamenti intensivi a cui è sottoposta.

La notizia non farà stare tranquilli soprattutto i torricellesi già colpiti dal triste primato del loro concittadino responsabile di aver trasmesso il virus alla moglie e al fratello che il 24 febbraio era andato a prenderlo all'aeroporto di Brindisi. Circostanza anche questa diventata oggetto di indagini de parte del Dipartimento di prevenzione della Asl jonica che ha rintracciato quasi tutti i passeggeri del volo Easy Jet partito da Milano Malpensa alle ore 15, disponendo anche per loro la quarantena fiduciaria per due settimane.

Alla stessa misura di prevenzione era stata anche sottoposta la paziente ricoverata ieri in rianimazione ed anche il fratello e la cognata del paziente numero uno che dopo i primi sintomi di febbre non ha mai avuto complicanze e le sue condizioni sembrerebbero migliorare di giorno in giorno.

Alla luce di quanto accaduto la scorsa notte, nel piccolo centro sul versante orientale della provincia di Taranto la preoccupazione si farà sicuramente sentire. Non per niente il sindaco torricellese, Michele Schifone, all'indomani del ricovero del suo concittadino proveniente da Codogno, era stato costretto a diffondere un video in cui, assicurando l'assenza di pericolo, invitava chiunque avesse avuto contatti con i componenti della famiglia del contagiato a rivolgersi a lui per eventuale esame del tampone.

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