Coronavirus, i riti della Quaresima trasmessi in diretta su Facebook: «Così ci uniremo in preghiera»

Coronavirus, i riti della Quaresima trasmessi in diretta su Facebook: «Così ci uniremo in preghiera»
di Francesco CASULA
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Sabato 7 Marzo 2020, 09:34
La via Crucis trasmessa in diretta facebook perché fedeli, confratelli e consorelle possano «unirsi in preghiera, per chiedere al Signore la guarigione di quanti si sono ammalati».
È l'iniziativa annunciata dalle congreghe dell'Addolorata e del Carmine di Taranto dopo le nuove misure del vescovo Filippo Santoro che hanno di fatto bloccato le funzioni quaresimali che da sempre preparano i tarantini all'arrivo della Settimana Santa. Sono stati i Padri spirituali monsignor Emanuele Ferro e monsignor Marco Gerardo insieme al priore del Carmine, Antonello Papalia, e al commissario arcivescovile della confraternita dell'Addolorata e san Domenico, Giancarlo Roberti, in una lettera inviata agli iscritti dei due sodalizi a illustrare la nuova idea che, in un momento particolarmente delicato a causa dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus, ha messo l'innovazione tecnologica al servizio della tradizione.

«Dalle due Confraternite verrà organizzata si legge nel documento inviato a consorelle e confratelli - la diretta facebook sulle pagine istituzionali, in modo che gli iscritti ai sodalizi possano comunque sebbene a distanza unirsi in preghiera, per chiedere al Signore la guarigione di quanti si sono ammalati ed il più rapido ritorno alla normalità». Nella missiva i vertici delle due congreghe che animano i riti tarantini hanno chiesto a tutti «di attuare, anche nella vita quotidiana, stili di vita attenti, rispettosi delle norme prudenziali» perché «viene da sé hanno aggiunto che più siamo prudenti, prima si potrà tornare alla normalità».

La speranza chiaramente, è che questo ritorno alla normalità arrivi prima del 5 aprile, giorno della Domenica delle Palme in cui per tradizione i confratelli si ritrovano nelle assemblee in cui attraverso le offerte vengono aggiudicati statue, simboli e poste che percorreranno le strade di Taranto del Giovedì e Venerdì Santi.
Attraverso le colonne del Quotidiano proprio Roberti e Papalia, hanno provato a seminare speranza e anche nella lettera inviata il 5 marzo hanno voluto «rassicurare» consorelle e confratelli, ma anche «l'intera cittadinanza» che i sodalizi sono «impegnati e pronti a non privare la Comunità Ecclesiale e la Comunità cittadina dei momenti di coesione e di spiritualità della Settimana Santa. Ogni scelta adeguata in tal senso sarà concordata con le Autorità preposte e comunicata a tempo debito».

Insomma c'è ancora tempo e, silenziosamente come sempre, nelle due chiese del Carmine e di san Domenico, i lavori di preparazione alle processioni pasquali procedono come ogni anno. Non proprio come se nulla fosse, ma con la fede e la speranza che questa emergenza possa ridimensionarsi al punto da consentire alle due «troccole» di tornare nelle strade e annunciare l'arrivo dei confratelli incappucciati nelle due notti tarantine. E, se come tutti sperano le cose dovessereo andare così, le confraternite sapranno essere pronte.

Poche ore prima, l'Arcivescovo Filippo Santoro, adeguandosi alle prescrizioni emanate dal Governo, aveva annunciato la sospensione della «Settimana della Fede», e, fino a domenica 15 marzo, anche di «tutte le attività pastorali con grande partecipazione dei fedeli, compreso il catechismo dei fanciulli e la Via Crucis». Ed è proprio su questo che le due confraternite hanno usato la tecnologia per tenere viva la speranza dei tarantini. E di tutti gli amanti della tradizione.
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