Contratto di sviluppo, riunione a Roma per passare ai fatti

Contratto di sviluppo, riunione a Roma per passare ai fatti
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 5 Aprile 2016, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 16:18
L’appuntamento è per questo pomeriggio, alle 14, presso la sede della presidenza del Consiglio a Roma. Nuovo step per il Cis, il Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto: tra gli obiettivi, un’analisi dello stato dell’arte dei progetti, una ricognizione dei programmi e la valutazione dei cronoprogrammi.
Quello che si terrà dopo pranzo, in realtà, è l’incontro originariamente fissato per lo scorso 21 marzo e poi posticipato. Tra i soggetti invitati al tavolo, il Comune di Taranto sarà rappresentato dal sindaco Ippazio Stefàno accompagnato dai referenti per il Cis Giuseppe Licciardello e Cosimo Netti, mentre per la Provincia ci sarà il referente unico Gianni Azzaro.
 
Le schede con i progetti sono state già consegnate ma adesso occorre far partire la macchina organizzativa. La scelta del Comune di affidare a Invitalia gli interventi del Cis è stata motivata “dall’endemica incapienza della dotazione numerica del personale interno all’amministrazione”.
Secondo Palazzo di Città, questa decisione accorcia i tempi di realizzazione dei vari progetti. Secondo altri esponenti del tessuto socioeconomico, si tratta di un modo di delegare a rappresentanti esterni un importante momento storico del territorio.
Invitalia è l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del ministero dell’Economia: allo stato attuale ha finanziato 61 Contratti di sviluppo, 653 Startup innovative e avviato più di 110 mila iniziative con l’autoimpiego.
Al di là delle polemiche, bisogna assolutamente dare concretezza agli annunci. Per esempio, quello che riguarda Palazzo degli Uffici rientrato a fine dicembre scorso tra i progetti finanziabili: come ricordato dal sindaco Stefàno durante l’incontro del 22 febbraio a Taranto, il progetto è stato accettato e bisogna semplicemente circoscrivere alcuni particolari.
Da Roma, sono attese novità. Il finanziamento consentirebbe di liberare importanti risorse per Comune e Provincia. In particolare quest’ultima avrebbe la possibilità di dirottare quell’impegno di spesa su Taranto Isolaverde, la società in house dell’ente di via Anfiteatro da tempo in affanno (i lavoratori sono in attesa degli annunciati bonifici).
Al tavolo sarà anche presentata la proposta di istituzione della Zona Economica Speciale per la città di Taranto: se ne farà carico il vicepresidente della Provincia, Gianni Azzaro, in seguito alla proposta formalizzata dalla Uil di Taranto.
Di sicuro, oggi bisognerà portare date e cifre certe sui diversi allegati. Giampiero Marchesi, tecnico del governo e braccio armato del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, recentemente è stato molto chiaro: «Bisogna fare un’operazione verità: lo stiamo dicendo e scrivendo da tempo, bisogna fissare i cronoprogrammi. È responsabilità di ogni istituzione. Io ho difficoltà a trovare questa semplicità. Se non chiudiamo, farò il provocatore anche al tavolo di Roma e le istituzioni in ritardo usciranno dal Cis. Non lo dico io, lo dice la legge e non è un vezzo».
E, ancora, aveva specificato un altro tema: bisogna presentare progetti immediatamente realizzabili. Quelli futuristici «servono a bloccare soldi e non ci vuole un economista ma solo buonsenso: le cose fattibili si finanziano subito, poi parleremo di nuove risorse».
Infine, sempre a Roma ma in mattinata alle 11, si terrà presso il ministero dello Sviluppo economico una riunione in cui si insedierà il gruppo coordinamento di crisi per l’area industriale: l’obiettivo sarà affrontare specificatamente i problemi del lavoro nell’area jonica.
 
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