Mano tesa di Emiliano a Fitto sul palco di Confindustria: «È il ministro più competente». Il ministro: «Niente guerra prima, niente pace adesso»

Mano tesa di Emiliano a Fitto sul palco di Confindustria: «È il ministro più competente». Il ministro: «Niente guerra prima, niente pace adesso»
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Lunedì 13 Marzo 2023, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:57

Prove di disgelo nel corso del primo incontro tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il ministro per gli Affari europei e per il Pnrr Raffaele Fitto. L'occasione l'ha data, oggi, l'assemblea di Confindustria Brindisi al cinema Impero sul tema "Finalmente Brindisi", alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale degli industriali Carlo Bonomi. Fitto, Bonomi ed Emiliano hanno avuto modo di confrontarsi faccia a faccia, tra le altre cose, proprio sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Intanto, però, prima dell'incontro Emiliano ha risposto a Fitto sulla polemica relativa ai ritardi nell'iter organizzativo per i giochi del Mediterraneo a Taranto.

Mano tesa di Emiliano

Il primo a prendere la parola è stato Sergio Fontana, presidente regionale di Confindustria, che ha lanciato l'idea di un patto per la Puglia.


Al momento di prendere la parola, Emiliano si è rivolto subito in maniera più confidenziale a Fitto esordendo con “Signor ministro, Raffaele…”.

Facendo riferimento alle parole di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, secondo il quale “il ministro Fitto è l’italiano più competente per ricoprire il suo ruolo”, Emiliano si è rivolto a Fitto dicendo: “Ti stupirà ciò che sto per dire, ma sono d’accordo con Fontana”. E ancora: “Mi piacerebbe la migliore interlocuzione possibile tra me e te, anche se non siamo fatti l’uno per l’altro”, ha aggiunto Emiliano, sorridendo. Un sorriso anche da Fitto che ha detto: “Su questo non c’è dubbio”.

«Non siamo fatti l'uno per l'altro io e te - ha proseguito. Abbiamo caratteristiche diverse, ma stima e rispetto non sono mancati. Noi non facciamo risse e cerchiamo di darci una mano».

Pnrr e fondi

«Se il quadro è così disastroso che non possono fare politiche di coesione e perequazione - ha detto ancora Emiliano - bisogna dirlo. Dobbiamo capire qual è il senso delle modifiche al Pnrr. Se si continua a progettare e poi mancano i fondi, bisogna saperlo. Non siamo qui a battere cassa, ma a farci carico di un problema nazionale». 

Un patto per la Puglia

Prendendo spunto dalla proposta del presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana che nel corso dell’Assemblea pubblica di Confindustria Brindisi sul tema “Finalmente Brindisi” ha lanciato la proposta di un Patto per la Puglia, per rilanciare l’economia del territorio, il presidente della Regione Michele Emiliano ha detto: “Sono d’accordo con l’idea di un Patto, ma dobbiamo essere chiari”. Rivolgendosi al ministro per il Sud Raffaele Fitto, ha affermato: “Se ci sono problemi di finanza pubblica tali da impedire alle Regioni la distribuzione dei fondi Fsc (Fondi Sviluppo e Coesione), allora va detto. C’è chi aspetta quei fondi per fare investimenti. Ma poi chi va a spiegare all’Europa che utilizziamo i fondi Ue in maniera sostitutiva e non aggiuntiva rispetto ai fondi nazionali?”.

 

La parola a Fitto

Dopo il governatore Emiliano, ha preso la parola il ministro per il Sud Raffaele Fitto. “Lo dico senza voglia di polemizzare: appena avvicinato qui all’esterno dai giornalisti - ha detto il ministro - mi sono ritrovato catapultato in una pseudo guerra, e ora mi ritrovo a parlare di una pseudo pace. Ma in realtà 
lo spirito di collaborazione c’era prima e c’è adesso”. Sulla questione energia il ministro Fitto ha poi osservato: “Oggi tutti apprezzano i rigassificatori per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Ma io ricordo che vent’anni fa Brindisi ebbe l’opportunità di costruirne uno, e il territorio disse di no. Pensate come quell’impianto avrebbe cambiato lo sviluppo di questo territorio se fosse stato realizzato. Lo stesso vale per Tap: adesso tutti sono soddisfatti dell’esistenza del gasdotto. Eppure abbiamo registrato anche proteste perché si pensava che quest’impianto potesse essere un problema, e non lo era. Lo dico - ha aggiunto Fitto - non per fare polemica ma per evitare che certi errori del passato possano essere ripetuti oggi, nelle scelte di prospettiva”.

Fitto sul Pnrr

Parlando del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Fitto ha detto: “All’interno del Pnrr ci sono anche scelte prese in una frase precedente. Ma noi abbiamo il dovere di analizzare la situazione attuale, perché nel frattempo è mutato il quadro complessivo”. Allo stesso modo, rispondendo alle sollecitazioni sui fondi nazionali, Fitto fa notare che “ci sono progetti nati nel 2014 che però oggi sono meno vincolanti, meno urgenti rispetto a oggi. E noi vogliamo ragionare su una più adeguata programmazione. La modalità dell’utilizzo delle risorse è fondamentale: dobbiamo puntare sugli interventi che oggi sono considerati strategici”. Infine, sul sistema degli incentivi: “Paradossale che governo e Regione possano distribuirli talvolta facendosi concorrenza l’un l’altro”.

L'autonomia differenziata

Sull’autonomia differenziata, Fitto ha precisato: “Mi chiedono: spaccherà il Paese? Il Paese è già spaccato su diversi ambiti, lo sappiamo già, e non certo per ciò che verrà, ma proprio per ciò che è stato deciso fino a oggi. Se l’obiettivo è polemizzare, questa stagione non ha più una prospettiva. Oggi serve un criterio di responsabilizzazione delle classi dirigenti. Inutile chiedere sempre, senza chiedersi cosa si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto. Abbandoniamo questa narrazione del Sud piagnone, rivendichiamo i nostri bisogni solo dopo aver fatto i compiti a casa. Altrimenti non saremo credibili”.

La stoccata

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano chiede al ministro per il Sud Raffaele Fitto di sbloccare i fondi Fsc, così la Regione metterà a disposizione non 50, bensì 70 milioni di euro per i Giochi del Mediterraneo 2026.


“Diciamoci la verità”, ha detto Emiliano poco prima di prendere parte all’assemblea pubblica di Confindustria Brindisi dal tema “Finalmente Brindisi. “I Giochi a Taranto se li sono “inventati” la Regione e i Comuni della provincia tarantina, in particolare il Comune di Taranto. Ora è il governo a dover fare la sua parte. Il governo fa parte del comitato organizzatore dei Giochi, quindi se lo critica è una contraddizione”, ha concluso Emiliano.

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