Capolista Pd da condannato a 17 anni. Il partito: «Ora si autosospenda»

Capolista Pd da condannato a 17 anni. Il partito: «Ora si autosospenda»
di Paola CASELLA
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Lunedì 13 Settembre 2021, 05:00

Il commissario straordinario del Pd democratico jonico Nicola Oddati ha chiesto al candidato capolista al consiglio comunale di San Giorgio Jonico Salvatore De Felice di autosospendersi dal Pd. 

Le polemiche

Era da giorni che la notizia della candidatura stava facendo discutere considerato che De Felice è stato condannato dalla Corte d’Assise del tribunale di Taranto a 17 anni di reclusione, nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente Svenduto”. Qualche giorno fa Oddati, commissario provinciale dem, esprimendosi in merito a questa candidatura, aveva affermato che non vi erano impedimenti alla sua candidabilità e che il regolamento era stato rispettato. 
Il dirigente nazionale del partito, però, aveva anche precisato: «Detto ciò, il Pd di Taranto ha lasciato libera scelta al candidato sindaco (Cosimo Fabbiano, ndc), allo stesso De Felice ed al Pd locale, che evidentemente ritengono opportuna questa decisione. Come commissario provinciale, ho dato indicazioni generali in ogni Comune, rispettando però sempre le posizioni di chi opera sul territorio e quindi conosce da vicino le vicende di ogni realtà, piccola o grande che sia». Insomma, stando alle parole del dirigente nazionale del Pd, la valutazione dell’opportunità politica sarebbe stata valutata dai rappresentanti locali del partito e dallo stesso candidato sindaco.

Ieri, però, c’è stata una nuova dichiarazione del commissario, di tenore ben diverso dalla prima, segno evidente che il dibattito sull’opportunità politica della scelta di candidare De Felice non si era ancora concluso. Una scelta che gli avversari politici avrebbero certamente sottolineato a proprio vantaggio. «La candidatura di Salvatore De Felice nella lista del Pd di San Giorgio Jonico - ha detto ieri Oddati - è stata decisa dal circolo locale. Non contravviene al codice etico del Pd e non ci sono impedimenti normativi. Tuttavia, è evidente che essa risulti inopportuna e incompatibile con la linea politica che il Partito democratico si è dato sia sul processo “Ambiente Svenduto”, che più in generale sulla vicenda legata all’ex Ilva. Per questo motivo gli ho chiesto di autosospendersi dal Pd e di evitare iniziative  e ogni altra attività di campagna elettorale». 
Oddati ha poi ricordato la scala delle priorità per chi opera in politica e, dunque, l’invito, rivolto a De Felice, a trarre le conclusioni: «Ogni iscritto e militante del Pd deve avere a cuore la reputazione del partito, oltre che la propria.

Sono certo che De Felice comprenderà le ragioni di questa posizione e vi aderirà senza frapporre alcun ostacolo». Il commissario straordinario nel corso del suo impegno sul territorio jonico ha sempre sottolineato la volontà del Pd di cambiare rotta rispetto alla vicenda ex Ilva e ieri, con questa nuova presa di posizione, ha indirettamente ribadito con i fatti questa determinazione. Anche, perché, al netto delle sensazioni, San Giorgio Jonico non è poi così lontana da Taranto e dai suoi problemi legati all’inquinamento industriale.

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