Comunali a Taranto: un altro candidato sindaco, incontri e nuove liste

La politica scalda i motori
La politica scalda i motori
di Paola CASELLA
5 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:24

Spunta un nuovo candidato sindaco a Taranto. Si tratta del senatore, nato a Minervino di Lecce, Eugenio Filograna, presidente nazionale del Movimento Autonomi e Partite Iva (Api). Lo ha reso noto ieri con un comunicato stampa il commissario nazionale del medesimo movimento, il martinese Antonio Pepe. Regista dell’operazione è lo stesso Pepe, il quale ha annunciato che “Autonomi e Partite Iva” ha avviato contatti anche negli altri comuni jonici in cui si voterà in primavera. 
«Tra questi - ha garantito - sicuramente Martina Franca, per individuare un progetto nuovo di città: se il confronto non porterà risultati concreti, il Movimento è pronto a presentare alle elezioni una propria lista anche in queste realtà». «La nostra lista “Autonomi e Partite Iva” - ha affermato poi il manduriano Giovanni Calò, commissario cittadino di Taranto, - è quasi completa, come quelle di altri movimenti civici tarantini che alle prossime elezioni correranno insieme a noi costituendo una nuova coalizione». 
Calò ha spiegato, infine, che il proprio progetto rappresenta «una valida alternativa» per tutti i tarantini che non si riconoscono nei due schieramenti in campo. 

I Candidati attuali

Al momento ci sono, dunque, già cinque candidati a sindaco - il giornalista Luigi Abbate, l’ex consigliere comunale Massimo Battista, l’ex parlamentare Eugenio Filograna, il sindaco uscente Rinaldo Melucci e il coordinatore provinciale di Idea indipendente Walter Musillo - e non si può escludere che fino alla fine possa aggiungersene ancora qualche altro. Si è ancora in attesa di sapere cosa faranno l’ex consigliere provinciale e comunale Piero Bitetti, l’ex assessore regionale Gianni Liviano e l’avvocato Egidio Albanese, tutti ancora impegnati in riunioni con i propri gruppi di riferimento per decidere dove e come collocarsi nello scacchiere politico in fase di definizione. Liviano ha, però, già escluso di poter scendere in campo a sostegno di Musillo perché nella coalizione che lo supporta - la Grande Alleanza - sono presenti Lega, Fratelli d’Italia e At6, tutte forze politiche che si ispirano a principi ed ideali lontani dalla sua visione politica.

Il patto e il centrodestra

Albanese, invece, l’altro giorno ha confermato di avere interlocuzioni aperte con tutti, senza escludere la possibilità - auspicata da una parte dei componenti del movimento politico La voce di Taranto - di correre da solo al centro. Nei giorni scorsi, Piero Bitetti si sarebbe visto con il presidente della Provincia e sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti per un ulteriore confronto. Sembra, tuttavia, difficile, qualora decidesse di schierarsi con la Grande Alleanza, che tutto il suo gruppo possa seguirlo, proprio per la presenza dei partiti di centrodestra. 
L’ex consigliere Mimmo Cotugno, per esempio, qualche settimana fa, dopo l’accordo del Patto con Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e At6 e la scelta di candidare a sindaco Walter Musillo - che è stato segretario provinciale del Pd -, sulla sua pagina facebook ha dichiarato di avere un motivo in più per sostenere Melucci. Intanto, sabato Walter Musillo ha incontrato una delegazione del Movimento Cristiano Lavoratori, guidata dal presidente Francesco Boccuni. «Walter Musillo - ha detto Boccuni - è il sindaco ideale per la nostra città. È un uomo dai profondi valori, un politico competente e attento alle problematiche della comunità, nodi che l’amministrazione uscente non ha saputo sciogliere. La politica ha bisogno di persone appassionate come Musillo, capaci di dare a Taranto un futuro diverso». 

Il centrosinistra ha una lista in più

C’è una nuova lista a sostegno della candidatura a sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.

Si chiama Taranto Mediterranea e già dal nome fa capire qual è il ruolo che vuol far giocare alla città nei prossimi anni. La lista costituisce un contenitore che mette insieme sensibilità politiche che hanno diverse sfumature, ma tutte con una medesima visione di futuro. «Taranto - spiegano Maria Vittoria Colapietro (coordinatrice provinciale di Italia Viva), Alfredo Spalluto (ex amministratore cittadino) e Alfredo Venturini (componente del direttivo nazionale di Mezzogiorno Federato) - ha bisogno di ridisegnare la sua identità nella quale un’intera comunità possa riconoscersi. Un’ambizione legittima quanto credibile che abbiamo avvertito di poter esprimere per costruire una proposta politico programmatica amministrativa nella quale gli elettori e la cittadinanza attiva possano riconoscersi e contribuire a sviluppare, dando voce al crescente numero di elettori assenti dal voto». I tre esponenti politici chiariscono poi di aver scelto il percorso del civismo politico federativo con spirito di servizio, competenza e attenzione propositiva verso il territorio. «Non un indistinto assemblaggio strumentale, - affermano - funzionale alle aspirazioni dei singoli, quanto un contributo di merito sul Piano nazionale ripresa e resilienza, nel quale gli strumenti e gli interventi devono ancora trovare una amalgama attorno ad una forte e chiara visione di quello che potrebbe e dovrebbe essere l’Italia, il Mezzogiorno e Taranto come grande città territorio destinata ad assumere il ruolo di piattaforma logistica nel Mediterraneo come polo della transizione energetica, ecologica e tecnologica». Colapietro, Spalluto e Venturini dicono poi di aver puntato su Melucci perché - a loro giudizio - egli ha il merito di essersi reso interprete nel primo mandato amministrativo della loro stessa visione euromediterranea. «La volontà di cambiamento, - osservano - la governance della transizione che merita di essere rilanciata, nella quale abbiamo l’ambizione di essere partecipi protagonisti». I tre esponenti politici fanno notare che è «la competenza dei sindaci a fare la differenza, a calamitare interessi diffusi, a convogliare forze eterogenee, in una parola a suscitare l’entusiasmo che la politica ha smarrito e che oggi può ritrovare, riattivando la macchina della rappresentanza». E aggiungono: «Proprio pensando al Pnrr, le competenze sono la prima risorsa distintiva e funzionale che dovremo saper esprimere per mettere Taranto e la sua Amministrazione nelle condizioni di traguardare l’enorme sfida progettuale. Taranto Mediterranea si è concentrata sul merito dei problemi, ma soprattutto ha sperimentato il metodo partecipativo, il civismo politico e federativo che consente di conciliare la varietà di interessi politici, culturali, professionali per il buongoverno della città. In quel campo di incontro, di accoglienza, che è proprio di Rinaldo Melucci, Taranto Mediterranea porterà la propria tenda».  

© RIPRODUZIONE RISERVATA