«Eduscopio? No, grazie. Le scuole non vanno trattate come squadre»

«Eduscopio? No, grazie. Le scuole non vanno trattate come squadre»
di Massimiliano MARTUCCI
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Novembre 2021, 05:00

Le scuole non sono squadre di calcio che si scontrano in un campionato, le classifiche non tengono conto di molti aspetti della complessa attività di formazione. Può essere questo il commento dell’istituto Majorana di Martina Franca che, nonostante ricopra i primi posti della classifica Eduscopio della fondazione Agnelli, nella provincia di Taranto, commenta criticamente questa metodologia di giudizio.

I rilievi

«Siamo felici di constatare come ormai da diversi anni il nostro istituto, l’IISS Majorana di Martina Franca, risulti il primo Istituto Tecnico Tecnologico negli indirizzi Informatica e Telecomunicazioni, Elettronica ed Elettrotecnica, per indice di occupazione nel raggio di 30 km da Taranto».  La scuola spiega: «Basta però cambiare di poco i parametri di ricerca per vedere scuole che prime in alcune classifiche, spariscono in altre, pertanto sono necessarie alcune riflessioni sui parametri di tali classifiche». La classifica diffusa qualche giorno mette in ordine le scuole in base alle performance universitarie degli ex studenti e la capacità di entrare nel mondo del lavoro. Su Taranto risulta primo il Flacco di Castellaneta, tra i licei classici, il Battaglini, tra quelli scientifici, il Tito Livio di Martina Franca tra i licei linguistici e il Maria Pia tra gli indirizzi economico e tecnologico. Basta spostare un po’ la geolocalizzazione della ricerca e cambiano le classifiche. Il tentativo di affidare ad un algoritmo la scelta delle scuole migliori. 
Un tentativo che il Majorana contesta con forza: «Forse in queste classifiche incide il fatto che molti studenti tentano di continuare a studiare iscrivendosi all’università anche durante una prima occupazione e non hanno le performance di chi si dedica full-time allo studio? Conosciamo centinaia di ex studenti che hanno fatto questa scelta». 
Una critica anche sulla versatilità della formazione. Mentre Eduscopio premia le scuole i cui studenti trovano lavoro nell’ambito della stessa formazione, il Majorana ricorda che da anni si lavora per educare alla flessibilità: «il 65% dei bambini che attualmente frequenta la scuola primaria svolgerà un lavoro che ancora non esiste». Se la classifica premia la scuola che forma al lavoro che poi svolgeranno i propri studenti, si favorisce una radicale verticalizzazione della formazione, una dinamica che alla lunga rischia di impoverire le menti. «Quello che invece risulta trascurato in queste statistiche è l’aspetto sociale, relazionale e umano che si crea all’interno delle scuole o meglio all’interno delle classi, la cura dell’inclusione, il no one left behind, in genere tutti gli istituti cercano di creare le migliori condizioni per l’apprendimento e ci sono innumerevoli motivi perchè i risultati non sono quelli sperati.

La cosa che risulta sgradevole vedere rappresentate le scuole come squadre di un campionato con le prime in classifica e le retrocesse, così come è spiacevole vedere come a volte alcuni istituti si ergano a scuola migliore di un territorio avendo trovato l’opportuna statistica che conferma il primato. L’operazione svolta da Eduscopio è certamente un valore aggiunto che studenti e famiglie hanno a disposizione per operare una scelta importantissima per il futuro, ma tale strumento deve essere utilizzato con consapevolezza», conclude l’istituto Majorana di Martina Franca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA