La Città vecchia si rilancia anche con il commercio, affitti a prezzi stracciati

La Città vecchia si rilancia anche con il commercio, affitti a prezzi stracciati
di Paola CASELLA
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Venerdì 4 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:45

L’Amministrazione comunale di Taranto punta alla riqualificazione della Città Vecchia, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche e soprattutto dal punto di vista economico-sociale. Solo così, attraverso il coinvolgimento delle persone, il rilancio dell’area urbana più antica sarà concreto e duraturo, con effetti positivi sull’intera economia cittadina. Il sindaco Rinaldo Melucci e la sua giunta sono al lavoro per riportare maggiore fermento tra i vicoli dell’Isola Madre, facendo in modo che tornino ogni giorno ad essere riaperti i battenti di numerosi locali commerciali da tempo chiusi.

L'avviso

Sul sito istituzionale del Comune di Taranto, all’indirizzo https://bit.ly/2TrGYIa, sono ora disponibili tutti i documenti e le informazioni relativi all’avviso pubblico per la locazione di 51 unità immobiliari presenti in Città Vecchia. Si tratta di 35 lotti commerciali, dislocati tra via Cava (27 lotti) e via Duomo (8 lotti), oggetto della misura denominata “Le vie dell’Isola, tra botteghe, cultura e tipicità” recentemente presentata a Palazzo di Città insieme con l’aggiornamento del regolamento edilizio e “Taranto Crea”, il bando da 3 milioni di euro per sostenere l’insediamento di imprese e servizi nell’Isola Madre. 
«Sarà una grande opportunità per chiunque voglia investire in Città Vecchia - ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici e al Patrimonio Francesca Viggiano - e, soprattutto, essere parte di una rinascita che è già cominciata». 
L’avviso indica tutte le procedure da seguire per poter ottenere in fitto questi locali commerciali a prezzi calmierati: si va da 3 a 3,50 euro a metro quadro. Diversi i criteri che saranno utilizzati per assegnare gli immobili: dalla qualità del progetto alla sua sostenibilità, fino alla tipologia di attività da sviluppare. Le domande potranno essere inviate fino alle 12 del prossimo 30 luglio. La locazione avrà durata 6 anni, decorrenti dalla data di stipula del contratto. È sempre escluso il rinnovo tacito. Il locatario, tra le altre cose, si impegna a realizzare a proprie cure e spese, nel rispetto delle norme vigenti, gli interventi strutturali finalizzati alla destinazione d’uso e relativa funzionalità: impianto elettrico, idrico, fognario e adeguamenti alle normative di settore. 
Dovrà, inoltre, provvedere, a propria esclusiva cura e spese e sotto la propria responsabilità, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e a qualsiasi opera necessaria alla conservazione, all’agibilità e all’uso dell’immobile, delle opere e dei manufatti comunque compresi nel rapporto concessorio, nonché ad ogni altro onere gravante sugli stessi, senza, tuttavia, poter vantare alcun diritto o pretesa di rimborso, indennizzo o quant’altro da parte del Comune locatore. 
Sono ammessi alla procedura le persone fisiche e giuridiche - in possesso di partita Iva ed iscritti alla competente Camera di Commercio - le imprese individuali, le società commerciali, le società cooperative, i consorzi, i raggruppamenti temporanei di imprese costituiti o costituendi. Uno stesso soggetto potrà fare domanda per più lotti, a condizione che presenti domande distinte e formalmente complete per ciascuno di essi. «Concedere in fitto i locali di via Cava e via Duomo – ha osservato, infine, l’assessore Viggiano - per attività commerciali, turistiche e culturali significa dare l’avvio definitivo alla rivoluzione già in atto. So per certo che, grazie alle tante iniziative del Comune di analoga natura, si è mosso anche il mercato dei privati. I privati per anni hanno atteso che ci fosse un rilancio complessivo serio ed ora stanno finalmente partendo anche loro. Me ne accorgo dal numero telefonate ricevute per visionare i locali: tra martedì, giorno di pubblicazione del bando, e oggi ne sono arrivate almeno 30».

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