Nasce il primo Bee Hotel, l'albergo delle api: ecco come funziona

L'impegno a tutela degli insetti impollinatori, fondamentali per la biodiversità

Nasce il primo Bee Hotel, l'albergo delle api: ecco come funziona
di Raffaele CONTE
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Giovedì 25 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:33

Il Circolo Legambiente "Mare e Gravine" di Castellaneta, presieduto dall’avvocato Mirko Cantore, celebrerà domenica prossima la giornata mondiale delle api. Presso il Parco della villa ‘7 Pozzi’, a partire dalle ore 12, verrà installato un Bee Hotel (albergo per le api), e seminati fiori di campo amici delle api. Vi sarà anche degustazione di miele biologico, messo a disposizione dall’azienda locale ‘Apicultura Biologica Dolcemiele’. 

La campagna

L’iniziativa rientra in quella nazionale di Legambiente, in collaborazione con l’azienda Beeing. In tutta Italia verranno installati 108 Bee Hotel. Il posizionamento dei medesimi è strategico per favorire la nidificazione delle api solitarie in rifugi di biodiversità in aree periferiche o parchi urbani. Le api e gli insetti impollinatori sono in pericolo. Complice la crisi climatica, la siccità, le ondate di calore, gli eventi estremi e l’utilizzo dei pesticidi in agricoltura. La loro esistenza è messa fortemente in discussione e con essa la vita sul Pianeta. 
Per questo motivo Legambiente Castellaneta ha deciso di fare la propria parte, aderendo alla campagna nazionale Save the queen (salvare l’ape regina). Gli impollinatori, o insetti pronubi, sono quelli che trasportano il polline da un fiore all’altro. I più importanti sono le api, fondamentali per la sopravvivenza di molte piante. Grazie alla loro azione di corrieri consentono la fecondazione e la formazione del frutto. Più di 300mila specie di piante e oltre tre quarti delle principali colture dipendono dall’impollinazione. 
In assenza, decine e forse centinaia di migliaia di specie di piante, sarebbero condannate a una rapida estinzione.

Molte tra esse sono specie coltivate dalle quali si ricavano frutti, verdure, ortaggi indispensabili per l’alimentazione umana. Per questo motivo in taluni casi nelle coltivazioni intensive, quando l’impollinazione è scarsa si deve ricorrere all’azione diretta dell’uomo. 

Necessaria la tutela


La scomparsa dell’impollinazione mediata dagli insetti, tra l’altro, avrebbe riflessi pesantissimi anche sulla produzione dei foraggi necessari a nutrire gli animali domestici che sono fonti insostituibili di carne, latte, uova, cuoio e pellicce. Negli ultimi anni, però, è stato riscontrato un preoccupante declino dell’abbondanza, della diversità e dello stato di salute degli impollinatori, domestici e selvatici.
Ad oggi non è stato ancora possibile identificare un’unica causa per il loro generale declino. Piuttosto, si è individuato un insieme di fattori che influiscono negativamente sulla loro salute, crescita e sopravvivenza. I più importanti sono la perdita e frammentazione degli habitat naturali, l’esposizione ai pesticidi usati in agricoltura, il cambiamento climatico e la presenza di agenti patogeni. 
Di qui la celebrazione della giornata mondiale delle api. Sono loro, come detto, che danno il maggior contributo all’impollinazione di quasi tre quarti delle piante che producono il 90 per cento del cibo mondiale. Non è un caso che in Danimarca vige una legge che impone di destinare il 5 per cento di terreni coltivati a fiori, piante e arbusti utili per l’impollinazione.

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