«Situazione grave». Mancano i medici,l'Ordine scrive al prefetto

«Situazione grave». Mancano i medici,l'Ordine scrive al prefetto
di Nazareno DINOI
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Domenica 12 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:22

Allarme rosso in provincia di Taranto (più o meno analoga nelle altre province pugliesi) per la mancanza di medici che rischia di annullare del tutto la già precaria risposta di salute in questa fase pandemica. Una situazione che ha costretto l'Ordine dei medici e odontoiatrici dell’area ionica a scrivere un’accorata e preoccupata lettera al prefetto di Taranto, Demetrio Martino e a tutti i responsabili della politica regionale e territoriale, dal presidente Michele Emiliano, all’assessore alla Salute, Pierluigi Lopalco, sino ai sindaci e naturalmente ai vertici della sanità pubblica tarantina.

I numeri

Per quanto riguarda l’assistenza primaria assicurata dai medici di famiglia, entro la fine dell’anno, è stato ricordato, verranno a mancare 46 curanti che diventeranno 99 con i pensionamenti previsti nel 2023. Deficit che non potrà essere colmato del tutto neanche con l’apporto di nuovi medici tuttora in fase di formazione specialistica. Secondo il conteggio fatto dall’Ordine provinciale dei medici, i nuovi ingressi non saranno più di 42, quindi con un deficit di ricambio generazionale territoriale molto vicino al 60% e quindi con inevitabili pesantissime ricadute sulla qualità e capillarità dell’assistenza.

A livello territoriale, gli abitanti del comune di Maruggio hanno vissuto e in parte stanno ancora vivendo, una vera e propria situazione limite per il pensionamento contemporaneo di due dei quattro medici curanti che hanno lasciato circa 1600 assistiti privi di assistenza di base. Gap risolto recentemente e temporaneamente grazie alla disponibilità di altri medici dei comuni vicini che stanno ancora coprendo il deficit recandosi saltuariamente in visita dei maruggesi rimasti «orfani» di assistenza primaria.

Preoccupante anche la situazione delle guardie mediche o continuità assistenziale. A giugno scorso, periodo previsto per la copertura delle carenze, la mancanza di professionisti non ha permesso di assegnare ben 24 incarichi di sostituzione. Allo stato attuale, risulta la disponibilità di soli 4 medici in servizio di reperibilità sui 28 previsti nell’intero territorio aziendale. Non meno critico è l’organico dei medici ospedalieri e dell’emergenza territoriale 118. Presidio per presidio, l'organismo di governo provinciale dei medici ha presentato così la mappa dei posti vacanti nei reparti della Asl ionica. Al Santissima Annunziata di Taranto mancano 7 pediatri di reparto di base e 8 pediatri di assistenza intensiva, 2 di medicina generale, 4 nefrologi, 13 neurochirurghi, 10 neurologi, 4 cardiologi, 12 di pronto soccorso. Al San Marco di Grottaglie mancano 4 geriatri e 8 fisiatri mentre gli ambulatori di chirurgia e ginecologia sono coperti da due specialisti ognuno. Per gli ospedali di Castellaneta e Manduria come per Martina Franca non sono stati elencati dati ma si è sottolineato, nella lettera, che il presidio con maggiore sofferenza in termini di organico medico è il Marianna Giannuzzi della città del Primitivo. Questa, infine, la situazione della presenza medica nell’emergenza urgenza territoriale. Sin dalla nascita del 118, ha fatto notare la categoria, questo settore è stato affidato quasi esclusivamente (fatta eccezione per il personale della centrale operativa, quasi tutti di ruolo in carico alla Asl), a medici convenzionati esterni che operano con contratti a tempo indeterminato privi di garanzie contrattuali come l'assenza per malattia o infortuni. 

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