Capitale della cultura: vince Procida. La delusione della Puglia, con Bari, Taranto e la Grecìa

Capitale della cultura: vince Procida. La delusione della Puglia, con Bari, Taranto e la Grecìa
di Alessio PIGNATELLI
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 19:31

Vince Procida. E l'acqua salata, sulla quale è stato costruito il video promozionale di Taranto, è quella delle lacrime di delusione, per la città dei Due Mari e per la Puglia intera. Al termine di una «selezione severa - ha detto il professore Baia Curioni, che ha presieduto la giuria - abbiamo dovuto scegliere. Siamo stati sfidati dalla qualità delle proposte presentate dalle finaliste. Abbiamo avuto l'onore di assistere a idee e proposte concepite da alcuni sindaci e amministratori e responsabili politiche culturali di straordinario livello. Questi dieci territori hanno proposto la loro ricetta di resilienza, commuovendoci. Sono tutti partiti dalle loro fragilità. Condividiamo così una buona notizia: lo sviluppo a base culturale sta diventando comune al patrimonio civico del nostro Paese. Ogni progetto è stato, sinceramente, meritevole di promozione: andrebbe promosso e monitorato. Sarebbe uno degli investimenti pubblici di più grande ritorno. Da questi luoghi esemplari, caro ministro, sarebbe bellissimo far tracimare una sana emulazione».

Terminate le audizioni delle dieci città finaliste in corsa per il titolo Capitale italiana della cultura per l’anno 2022, la giuria presieduta dal professor Baia Curioni ha quindi proclamato, insieme al ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, la città vincitrice.

La Puglia concorreva con Bari e con la coppia Taranto e Grecìa salentina. 

E dalla Grecìa Salentina arriva il commento "a caldo" dopo il verdetto. «Onore ai vincitori, ma la delusione è tanta non lo nascondiamo - ha dichiarato a caldo il presidente dell’Unione Grecìa Salentina Roberto Casaluci- ci credevamo davvero in questo progetto, perché pensiamo di aver fatto un buon lavoro, l’idea progettuale della Magna Grecia che unisce Taranto alla Grecìa Salentina è un concetto forte, interessante, variegato. Merito ai vincitori, noi non ci demoralizziamo più di tanto, ci impegneremo a portare avanti e a sviluppare questo progetto. Il territorio va avanti dev’essere promosso al meglio, perché crediamo nella crescita di questo territorio attraverso la cultura, continueremo a fare quello che da 30 anni si fa in questa terra con maggiore forza e maggiore convinzione». Si riparte, dunque. Guardando al futuro.

«Per la Grecía Salentina – spiega Casaluci - quella vissuta insieme a Taranto è stata comunque una bellissima avventura che ha sicuramente rafforzato la consapevolezza delle nostre potenzialità. Ritengo, pertanto, che la strada da percorrere sia quella già tracciata: dobbiamo fare sempre di più dei nostri Comuni dei luoghi in cui si vive e si mangi bene, con maggiori aree pedonali e dove la cultura sia ancora di più leva della nostra crescita. Per questo qualche giorno fa abbiamo avviato due importanti strumenti di pianificazione della nostra Unione di Comuni, ossia il piano di sviluppo turistico della Grecìa Salentina insieme all’Università del Salento, e il piano strategico del commercio anche questo dell’intera Grecía Salentina. Servirà un giorno per smaltire la delusione, da domani si riparte più convinti di prima»

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