Bulli di Manduria accusati di tortura, la Procura chiede il giudizio immediato

Bulli di Manduria accusati di tortura, la Procura chiede il giudizio immediato
di Mario DILIBERTO
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Giovedì 11 Luglio 2019, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 08:32
La Procura della Repubblica per i minorenni di Taranto ha chiuso in tempo record le indagini sui bulli di Manduria. Il pubblico ministero Pina Montanaro, capo della Procura dei minori, ha chiesto alla giudice Paola Morelli che lo ha concesso, il giudizio immediato nei confronti dei tredici ragazzini indagati, dodici dei quali rinchiusi nel Fornelli di Bari e uno a piede libero.

Tutti dovranno comparire il 20 settembre prossimo alle ore 9, davanti al giudice del Tribunale per i minorenni di Taranto per rispondere, in concorso tra loro, di violazione di domicilio, lesioni personali, percosse, molestie, furto, sequestro di persona e, il più pesante di tutti, di tortura aggravata dalla sopraggiunta morte del pensionato Antonio Cosimo Stano, vittima di vessazioni di ogni genere durate nel tempo.

Con quest’ultima imputazione rischiano una condanna a trent’anni di reclusione. A breve la stessa cosa farà il pubblico ministero Remo Epifani, con i tre maggiorenni arrestati, Gregorio Lamusta di 19 anni, Antonio Spadavecchia di 23, in carcere dal 30 aprile scorso e Vincenzo Mazza, diciannovenne, destinatario della stessa misura emessa lo scorso 26 giugno nel secondo blitz firmato dalle due procure ed eseguito dagli agenti della questura di Taranto e del commissariato di polizia di Manduria.
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