Bimbo nato morto, indagati medici e ostetrica: la drammatica vincenda a novembre scorso

Sull'epilogo della gravidanza venne immediatamente avviata una indagine interna

L'ospedale Santissima Annunziata di Taranto
L'ospedale Santissima Annunziata di Taranto
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 21:20

Sarà un’inchiesta della procura a fare piena luce sulla morte di un bimbo, spirato poco dopo essere venuto alla luce, nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. L’indagine è stata avviata dal pubblico ministero Salvatore Colella che ha già iscritto sul registro degli indagati i nomi di due medici e di un’ostetrica in servizio nel nosocomio jonico. 

La drammatica vicenda risale a novembre dello scorso anno. Quel giorno la mamma del piccolo, una giovane straniera tra il sesto e il settimo mese di gravidanza, si recò nell’ospedale dopo aver accusato un malore. La situazione precipitò e i medici cercarono di salvare il bambino che portava in grembo. Stando alle scarne informazioni filtrate, la donna riuscì a partorire, ma per il piccolo, purtroppo, non ci fu nulla da fare. Sul drammatico epilogo della gravidanza venne immediatamente avviata una indagine interna da parte dei responsabili dell’ospedale che effettuarono l’autopsia per tentare di comprendere le cause della tragedia.

A distanza di tempo, però, la mamma ha ritenuto di formalizzare un esposto in procura, con l’obiettivo di accertare se esistano profili di responsabilità addebitabili ai sanitari che quel giorno di novembre seguirono la paziente e il parto sfociato in tragedia. 

La denuncia

La denuncia delle parte offesa, rappresentata dall’avvocato Anna Clemente, è giunta all’attenzione del sostituto procuratore Salvatore Colella, che ha subito messo in moto il meccanismo dell’inchiesta giudiziaria. 
Il magistrato, infatti, ha disposto immediatamente l’acquisizione di tutta la documentazione medica relativa al caso della donna, compreso l’esito dell’autopsia effettuata all’epoca. Inoltre ha disposto un nuovo accertamento tecnico finalizzato a comprendere le cause della morte del bambino e quindi valutare gli interventi da parte dei due medici, difesi dagli avvocati Raffaele Errico, Alessandra Semeraro, Claudio Petrone e Maria Chiara Lerario, e dell’ostetrica, assistita dagli avvocati Rocco Maggi e Diego Maggi. L’altro giorno il pubblico ministero ha conferito l’incarico al professore Luigi Strada. Alla luce della complessità delle operazioni previste, lo stesso giudice ha fissato un termine di sessanta giorni per la consegna della relazione peritale da parte del medico legale. 

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