Doccia fredda sul bilancio di previsione
arriva il "no" dei revisori dei conti

Doccia fredda sul bilancio di previsione arriva il "no" dei revisori dei conti
di Paola CASELLA
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 13:13
Primo ostacolo sul cammino verso l’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 del Comune di Taranto: il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere non favorevole sulla proposta. Numerosi i rilievi, le osservazioni ed i suggerimenti messi nero su bianco dai componenti dell’organo di revisione.
Nelle conclusioni della loro relazione, il dottor Oronzo Antonio Schirizzi (presidente), il ragionier Francesco Giuseppe Patruno ed il dottor Vincenzo Tosiani propongono la rivisitazione della previsione di entrata, nel rispetto dei principi contabili, la rivisitazione delle previsioni di spesa non strettamente necessarie oppure rinviabili ad esercizi successivi, per renderla compatibile con le entrate ed assicurare gli equilibri previsionali e gestionali. Per quanto riguarda, invece, la Tari c’è l’invito ad adottare gli opportuni provvedimenti per la copertura integrale del costo del servizio. Il collegio propone, infine, di adeguare gli accantonamenti per far fronte agli impegni relativi al piano di estinzione della Osl, tendendo conto anche del contenzioso relativo ai Boc.
L’organo di revisione giunge a queste conclusioni dopo un’attenta analisi del documento previsionale e programmatico. I tecnici, infatti, in relazione alle previsioni di parte corrente, considerano non congrue e non attendibili le previsioni di entrata per l’anno 2018 di 43.000.000 euro relative all’Imu in autoliquidazione, a fronte di riscossioni definitive per l’anno 2017 pari a 31.822.913,79 euro. Viene, inoltre, giudicata non congrua e non attendibile la previsione di entrata Tari per l’anno 2018, perché in consiglio comunale la proposta inerente le aliquote 2018 è stata emendata causando di fatto un minor gettito che non garantisce la copertura finanziaria, nonché la copertura integrale del costo del servizio, come prevede la legge.
I revisori poi, in relazione alle entrate per recupero dell’evasione tributaria, alla luce della storicità e della scarsa capacità di riscossione, chiedono, al fine della effettiva realizzazione, un continuo e costante monitoraggio. Il collegio interviene anche in merito alle entrate derivanti dai proventi per sanzioni al Codice della strada, sottolineando che non risultano correttamente destinate alle finalità indicate dallo stesso Codice (artt. 208 e 142). Di qui l’invito ad apportare i dovuti correttivi.
 
Viene rilevato, inoltre, che le entrate non ricorrenti superano le spese non ricorrenti e che tale situazione necessita oculatezza nella gestione delle spese in relazione all’effettivo grado di accertamento e riscossione di tali entrate. Si ricorda poi che le entrate per il recupero di canoni pregressi della Asl vanno accertate negli anni di competenza.
I tecnici sottolineano che le spese per contenzioso e debiti fuori bilancio, nonostante la ricognizione effettuata, non tengono conto della debitoria della Osl e del contenzioso Boc con la Banca Opi.
Per quanto riguarda, invece, le previsioni per investimenti, il collegio rileva che la previsione delle spese risente della mancata contabilizzazione delle spese in relazione alla effettiva esigibilità dei crono-programmi e ricorda che l’ente deve rispettare il divieto di finanziamento di investimenti con entrate future.
Si fa presente, inoltre, che, con le previsioni contenute nello schema di bilancio, l’ente negli anni 2018, 2019 e 2020 potrà conseguire gli obiettivi di finanza pubblica solo nel caso in cui effettui opportuni correttivi e un adeguato monitoraggio delle entrate e delle spese, tenendo conto delle criticità espresse dal collegio.
Severi i tecnici riguardo alla previsione di cassa che «non ha un’adeguata programmazione e non tiene conto del reale grado di riscossione delle entrate e del reale indicatore di tempestività dei debiti commerciali e non». Ne consegue l’invito a monitorare e verificare periodicamente ed in sede di salvaguardia degli equilibri gli effettivi incassi e pagamenti, con la realizzazione di apposite misure e programmi efficaci che favoriscano un incremento della riscossione.
 
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