Turismo, «Pronto? Vorrei due stanze»: da Bergamo prenotano per agosto

Turismo, «Pronto? Vorrei due stanze»: da Bergamo prenotano per agosto
di Mario DILIBERTO
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Martedì 21 Aprile 2020, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 08:17
«Pronto chiamo da Bergamo. Può tenermi due stanze per la mia famiglia. Se serve le giro subito la caparra. Perché io ad agosto voglio venire in Puglia. Anzi a Taranto. Mi hanno detto che la città è bellissima e il mare è un sogno». Arriva proprio da uno degli epicentri dell'emergenza Covid-19 in Lombardia, un segnale della voglia tutta italiana di ripartire. E di guardare con ottimismo all'estate oramai alle porte. A raccontare la telefonata ricevuta da un giovane impiegato bergamasco è Angelo Locapo, vulcanico imprenditore tarantino gestore del B&B Biblos e mare a pochi metri dalla spiaggia di Lido Bruno, a San Vito frazione costiera del capoluogo jonico.

«Quella telefonata - racconta Locapo, presidente dell'associazione B&B Taranto terra di Sparta, alla quale fanno riferimento una cinquantina di strutture joniche - mi ha ricaricato. Di natura sono ottimista ma ascoltare la voce di questo italiano arrivare da una delle città più provate dal contagio del coronavirus è stato come ricevere un segnale di speranza. E dire che il telefono ha iniziato a trillare proprio mentre riflettevo sui dubbi che accompagneranno la stagione estiva e inevitabilmente i miei pensieri erano tutt'altro che positivi». La telefonata, invece, ha rilanciato anche in Locapo la voglia di guardare avanti e di combattere per salvare l'estate e la propria attività.

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«Mi ha colpito - spiega il gestore - la determinazione e la convinzione del cliente. Mi ha detto che la vita deve andare avanti e che lui vuole programmare l'estate per la sua famiglia nella convinzione che si troverà la maniera per fare ugualmente le vacanze. E ha insistito sino a quando non gli ho assicurato due camera per quindici giorni ad agosto. Una per lui e la moglie, l'altra per il figlioletto di tre anni e la suocera. Mi ha spiegato che alcuni suoi amici l'estate scorsa sono stati nostri ospiti. Da loro ha sentito parlare delle bellezze della città e ha deciso di venire a Taranto, ben prima dell'emergenza Covid-19. Voleva versarmi anche la caparra perché teme di restare senza posto, ma ovviamente non è ilmomento. Per me, se la situazione si sblocca, le stanze saranno sicuramente per lui. Ma sino a quando non si capisce come andrà l'estate non si può certo formalizzare niente».

Il settore dei B&B come l'intero comparto del turismo, attende con trepidazione le indicazioni che giungeranno dal Governo in merito all'estate. E traspare nitidamente la necessità di tempi e regole chiare, possibilmente a stretto giro di posta perché le strutture hanno bisogno di organizzarsi. Ancor di più in vista degli accorgimenti che sarà indispensabile adottare per convivere con il coronavirus.
«Abbiamo bisogno - dice Locapo - di regole chiare per tutti. Poi starà a noi lavorare per adeguare il nostro lavoro ai cambiamenti imposti da questa emergenza. Ma servono subito». Anche perché al momento il presente è nerissimo.
I gestori dei B&B sono stati travolti in pieno dall'emergenza, pagando un prezzo carissimo e immediato soprattutto per il rinvio degli appuntamenti tradizionali con le cerimonie militari, come i giuramenti della Marina Militare.

«Per noi si tratta di eventi calendarizzati - continua Locapo - che rappresentano un serbatoio fondamentale di lavoro. Sono saltati e quindi per noi si è tradotto in una perdita secca. Peraltro per alcuni tipi di strutture non è prevista alcuna misura di sostegno. Quindi l'emergenza, dal punto di vista economico, è stata terribile e vogliamo uscire dal tunnel. Aspettiamo di sapere come fare e lo faremo. Siamo pronti anche ad altri sacrifici ma vogliamo capire la strada sulla quale ci dobbiamo incamminare. Ci stiamo già attrezzando - conclude - prevedendo interventi di sanificazione più stringenti. Ma determinante sarà la collaborazione e il senso di responsabilità di tutti. Anche dei clienti».
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