Individuato il ragazzino del video che lancia insulti irripetibili in dialetto al premier Giuseppe Conte prima di mettersi a sparare dal balcone di casa nella folle notte di Capodanno di Taranto. A fornire al bambino l'arma, una calibro 8 caricata a salve, e girare il video, poi piombato sulla rete, consegnando al web l'immagine di quel ragazzino che maneggia un'arma imprecando insulti, era stato il cugino 21enne. È stato denunciato per spari in luogo pubblico e procurato allarme.
Pochi secondi che lasciano sbigottiti. E rendono ancora più amaro il commento di quanto è avvenuto nel capoluogo jonico durante la notte più lunga dell'anno.
E dire che ci si aspettava una festa sobria, in ragione del coprifuoco e dell'ordinanza che vietava i botti. Invece la città è stata per ore sotto un autentico bombardamento. Con grossi petardi che sono volati giù dai balconi di numerosi rioni. Eccessi che sono rimbalzati sulla rete. Tra le immagini avvilenti anche quella di questo ragazzino che lancia insulti e impugna quella pistola per premere il grilletto a ripetizione. Sull'episodio sono partiti gli accertamenti della Polizia.
SPARI IN STRADA, A FOGGIA ALTRO EPISODIO SCONCERTANTE
«Buon anno a tutta la malavita di Foggia».
Un'altra sparatoria è avvenuta a San Severo, sempre in provincia di Foggia, dove due persone sono rimaste ferite in via Mario Carli. I due giovani, due 30enni, sono stati trasportati all’ospedale Masselli Mascia e non sarebbero in pericolo di vita. Sull'episodio indagano i carabinieri.