Aumentati gli incidenti dopo il lockdown. A Taranto 17 morti nel 2020. La campagna dell'Aci

La conferenza stampa di ieri
La conferenza stampa di ieri
di Alessandra MACCHITELLA
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Mercoledì 24 Novembre 2021, 05:00

L’anno scorso, a Taranto, si sono verificati 1.017 incidenti stradali: 17 persone hanno perso la vita e 1.628 sono rimaste ferite.
Ecco perché più che mai occorre puntare sulla sicurezza. Lo fa l’Aci con un manifesto d’impegno per arrivare a zero vittime sulla strada entro il 2050. È l’obiettivo presentato ieri mattina, alla presenza di rappresentanti delle forze dell’Ordine, nella sede dell’Automobile Club d’Italia, sede di Taranto. 
 

Il messaggio

I cinque punti da assumere prima di guidare sono: non guardare il telefono, non correre anche se si ha fretta, non bere alcolici, allacciare cinture e seggiolini e fare attenzione a ciclisti e pedoni.

«In questa settimana 105 province vedono l’Aci lanciare lo stesso messaggio – ha spiegato Giuseppe Lessa, vice presidente Automobile club Taranto – una iniziativa che si chiama “Io mi impegno” e che vede il cittadino impegnarsi nel rispetto di cinque regole che potrebbero servire a salvare vite umane, come già sta succedendo. Dal 2011 ad oggi il numero di vittime è stato dimezzato perché tutti ci stiamo impegnando. Speriamo per il 2050 di arrivare a un numero bassissimo. Il nostro lavoro insieme a quello delle forze dell’ordine, delle scuole e dello Stato sta dando i suoi frutti, la gente sta riflettendo e si stanno evitando incidenti. Andremo anche nelle scuole, in 19 hanno chiesto quest’anno il nostro intervento. Tra i fattori negativi degli incidenti c’è anche il lato economico, nel 2020 è stato impegnato lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo nazionale, consistente in diversi miliardi, che potremmo risparmiare se fossimo più attenti». 
Domenica 21 novembre si è celebrata la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari. «Finalmente siamo ripartiti dopo la pandemia con i corsi nelle scuole – ha aggiunto la direttrice Aci Patrizia Corcione - con la collaborazione di Eurostrada che si occupa con il Ministero dell’Istruzione a altre forze di polizia di corsi di educazione stradale nelle scuole primarie e secondarie. Il nostro manifesto si trova anche sui social, abbiamo Facebook e Instagram per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema che ci sta a cuore. La reazione dei più giovani è di grande interesse, quando nei corsi approfondiamo gli argomenti con i ragazzi abbiamo un risultato positivo».

Le dichiarazioni

 
“Mi impegno” è quindi la campagna che l’Aci di Taranto lancia sui social e nelle scuole per la Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada, con lo scopo di salvare migliaia di vite ogni anno grazie ad atteggiamenti responsabili alla guida. «È molto importante sensibilizzare tutta la cittadinanza al rispetto delle regole – ha aggiunto il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Massimo Dell’Anna – in particolar modo i ragazzi, pensiamo ai neopatentati che spesso vanno in discoteca di notte, bisogna stare sempre attenti, non assumere alcolici o stupefacenti.

I giovani sono una categoria molto a rischio, le strade sono piene di insidie. Durante il lockdown c’è stato un calo verticale di incidenti, uno dei pochi vantaggi di quel periodo, non ci sono state vittime perché eravamo tutti chiusi in casa, adesso invece la voglia di ripartire e di riprendersi anche il tempo perso può avere dei rischi, troppa foga e voglia di divertirsi, va innalzata la nostra attenzione ancora più alla osservanza delle regole. Taranto e provincia hanno una situazione paragonabile al resto dell’Italia. Certo, la città ha una popolazione rilevante, è la terza del Mezzogiorno peninsulare, in cui la probabilità che ci siano incidenti, lo abbiamo visto anche questa estate, è molto elevata. Bisogna sempre raccomandare la massima prudenza a chi si muove per strada». 

I numeri

Diciassette vittime. In un anno di chiusure, in cui la circolazione dei mezzi è stata ridotta. Più di un morto al mese, soltanto nella provincia di Taranto. Complessivamente oltre mille incidenti stradali in cui si sono contati 1.628 feriti. Nello specifico le persone morte a causa di un incidente stradale nel 2020 sono state due a Ginosa, una a Lizzano, una a Manduria, tre a Martina Franca, due a Massafra, ben cinque a Mottola, una a Palagianello e due a Taranto. 
Il lockdown ha decisamente arginato i numeri da “mattanza” visto che il paragone con l’anno precedente vede 2.097 feriti nel 2019, 27 morti e 1.215 incidenti. La tipologia di strada con maggiore tasso di mortalità è provinciale, regionale o statale fuori dall’abitato, con 238 incidenti, 13 morti, 41 feriti e un tasso di mortalità del 54,62%. Il maggior numero di incidenti si è verificato invece su strade urbane, ben 709 su un totale di 1.017, in questo caso però il tasso di mortalità è del 4,23%. 
I mezzi coinvolti sono stati in totale 1.928, di cui 1.481 autovetture, 16 autobus, 86 veicoli commerciali, 37 velocipedi, un monopattino, due biciclette elettriche, trenta ciclomotori, 205 motocicli.
Nel 2020 gli incidenti si sono registrati nella maggior parte dei casi nella fascia oraria 10-13 (305), seguita dalle 14 alle 17 (245), 18-20 (174), 7-9 (142), 0-6 (77) e 21-24 (73).

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