Cerca di estinguere un debito da 3.500 euro con due colpi di fucile a canne mozze: arrestato per tentato omicidio

Cerca di estinguere un debito da 3.500 euro con due colpi di fucile a canne mozze: arrestato per tentato omicidio
Cerca di estinguere un debito da 3.500 euro con due colpi di fucile a canne mozze: arrestato per tentato omicidio
2 Minuti di Lettura
Sabato 31 Luglio 2021, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 22:21

I Carabinieri della Compagnia di Manduria, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto e della Compagnia di Martina Franca (TA), hanno arrestato, nella flagranza di tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina, V. F., 65enne, pregiudicato di Monteparano (TA). L'uomo, che era creditore da diverso tempo di circa 3.500 euro da parte di un 43enne di Fragagnano, al fine di risolvere definitivamente la questione, ieri pomeriggio aveva dato appuntamento a quest’ultimo nei pressi di un bar di Monteparano.

Il 65enne, che si era presentato all’incontro con un fucile a canne mozze, all’improvviso, senza alcuna ragione plausibile, ha esploso due colpi di fucile all’indirizzo dell’uomo, uno dei quali al torace. Quest’ultimo, che era ancora a bordo della propria auto, nonostante le ferite riportate, è riuscito ad allontanarsi dal posto e a raggiungere la propria abitazione, dove è stato soccorso dal personale del 118 allertato dalla moglie.

L’uomo, trasportato presso l’Ospedale “SS. Annunziata” di Taranto, dopo le cure del caso, su sua esplicita richiesta, è stato dimesso.

Le immediate indagini poste in essere dai militari hanno consentito, attraverso le dichiarazioni rilasciate dalla vittima e da alcuni testimoni, di identificare e rintracciare in poco tempo l’autore del gesto.

Nel corso delle operazioni è stata inoltre recuperata e sequestrata l’arma del delitto, che sarà inviata al RIS di Roma per gli accertamenti balistici e dattiloscopici finalizzati ad accertare se la stessa è stata utilizzata anche in altri delitti. Il 65enne, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Taranto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA