Archeologia, i tesori del MarTa in esposizione a Buenos Aires

Archeologia, i tesori del MarTa in esposizione a Buenos Aires
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Venerdì 2 Dicembre 2022, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 20:07

La presenza della cultura greca in Puglia e quella delle altre popolazioni italiche che anticamente abitavano la regione è al centro di una mostra dal titolo «Tesori del Museo archeologico nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia», che si inaugura a Buenos Aires il prossimo 7 dicembre. Si tratta, indica un comunicato, di «un progetto originale che si sviluppa tra l'Italia e l'Argentina, frutto dell'intensa collaborazione fra l'Istituto italiano di cultura de Buenos Aires, il Museo archeologico nazionale di Taranto (MArTA) e il Museo nazionale delle Belle Arti di Buenos Aires».

Curata da Eva Degl'Innocenti, direttrice del MarTA, e dall'archeologo e curatore dello stesso museo, Lorenzo Mancini, la mostra «si propone di portare all'attenzione del pubblico argentino una selezione di reperti appartenenti alla collezione del Museo di Taranto, che illustrano gli aspetti culturali e produttivi più rappresentativi della città, unica colonia greca in Puglia, e di altre popolazioni italiche».

La mostra

La narrazione del lungo periodo, compreso tra le fasi immediatamente precedenti alla costituzione della colonia spartana di Taras e la conquista romana della città (nel 209 a.C.), «è affidata a una serie di oggetti (fra cui ceramiche, gioielli, monete, statuine ed elmetti) con funzione di "symbola", capaci di evocare temi o problemi storici, illustrati nei pannelli e nelle didascalie che accompagnano il visitatore lungo il percorso espositivo.

Il MArTA, istituito nel 1887 e del quale questa mostra intende svelare i tesori, è tra i più importanti musei archeologici del mondo, punto di riferimento per l'archeologia relativa al Sud Italia».

Questo progetto espositivo, che prende vita al Museo nazionale delle Belle Arti, si sottolinea, affonda le sue radici nel profondo legame che unisce Italia e Argentina anche perché »entrambi i Paesi sono il risultato della convergenza di culture diverse, di importanti ondate migratorie e di una spiccata capacità di incorporare le influenze di altri popoli, nel costante desiderio di arricchire la propria civiltà e di ampliare i propri orizzonti di cultura e conoscenza.

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