Anna, dalla Russia si trasferisce in città vecchia con la casa a un euro

Anna, dalla Russia si trasferisce in città vecchia con la casa a un euro
di Alessio PIGNATELLI
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 15:16

Dalla Russia con amore. No, non c’entra niente Ian Fleming né tantomeno il mitico James Bond interpretato da Sean Connery. La storia è però lo stesso avvincente e parla di un improvviso colpo di fulmine tra una signora di Mosca e Taranto. Più nello specifico, tra Anna Krivosheeva e la Città Vecchia. A fare da cupido sarà uno studio di architettura che viene commissionato per presentare un progetto di riqualificazione al bando “Case a 1 euro”. E, come nelle migliori sceneggiature, c’è anche il lieto fine: Anna si trasferirà nella sua casa riqualificata e inizierà una nuova vita nel Paese e nella città che adora. Nessuna trasposizione cinematografica, tutto vero. Un episodio che può insegnare l’amore verso le bellezze di una città troppo bistrattata dagli stessi residenti. 
Tutto inizia circa tre mesi fa. Il Comune di Taranto aveva aperto l’ormai famoso bando al fine di riqualificare e ripopolare la parte antica della città. A quasi 3mila chilometri di distanza, Anna resta folgorata: professione interprete, innamorata della cultura italiana - ha imparato la nostra lingua sin dall’Università ma non è mai stata nel Belpaese - non perde tempo. «Stavo guardando altre proposte “Case a 1 euro” già da qualche tempo, però proponevano solo delle case in piccoli paesini, spesso in montagna - ci racconta direttamente la signora Krivosheeva -. Taranto, invece, è una città di mare e mi ha subito colpito. Sono innamorata dell’Italia già dai tempi universitari quando ho cominciato a studiare la vostra lingua. Del Sud mi piace tutto: il tempo, innanzitutto. Qui a Mosca non è facile vivere quando l’inverno con la neve dura cinque mesi mentre voi avete tanto sole. E, soprattutto, avete una storia speciale che comincia dai greci». 
Non male come primo approccio ancor più poi se ci sono diversi amici che spesso vengono in Puglia in vacanza: «Ho parlato con loro, mi sono informata sulla storia di Taranto e ho visto i progetti del Comune per la rigenerazione della Città Vecchia: non ci ho pensato più, dovevo agire». 
Già ma come? E qui arriva in soccorso lo studio professionale di architettura Spazio3. Gli architetti Massimo Prontera e Rosa Gorgoglione ricevono una mail un po’ insolita. Sostanzialmente, Anna spiega che vuole partecipare al progetto per motivi personali, “voglio trasferirmi in Italia e ho scelto Taranto perché è una vera città di mare”. 
«Una storia nata per un puro caso e per una felice intuizione - commentano soddisfatti Prontera e Gorgoglione - in un italiano quasi perfetto, con molto garbo e altrettanto rispetto, ci viene chiesto di formulare un preventivo dei costi da sostenere per predisporre un progetto da candidare al bando». Decidono di verificare e poi di buttarsi in questa esperienza. «Si è trattato sicuramente di un’occasione professionale molto stimolante - dicono i due architetti di Spazio3 - Poter partecipare operativamente al recupero del nostro centro storico è un obiettivo che ci eravamo posti da tempo. Non è facile però individuare possibili investitori che non solo vogliano legittimamente ottenere utili dal proprio investimento ma che siano anche innamorati di ciò per cui investono. L’occasione è arrivata da lontano, direttamente da Mosca. In Anna abbiamo scoperto una persona attenta e particolarmente curiosa, affascinata dalla nostra città e desiderosa di partecipare a questo processo di recupero in atto». 
Il bando per le “Case a 1 euro” si è dimostrato sicuramente uno strumento capace di muovere l’attenzione di investitori da ogni parte del mondo e questo è certamente l’aspetto più positivo.

Chiaramente il percorso non è immediato e, affinché l’intera operazione vada per il meglio, è necessario che tutti i soggetti istituzionali coinvolti nei vari iter autorizzativi procedano con un’unica visione: agevolare questi processi innovativi e confermare agli investitori privati che hanno creduto fortemente in questa iniziativa come Anna. Che, alla notizia dell’esito positivo, ancora non riesce a realizzare: «Sono troppo felice, non riesco a credere che tutto questo sia reale. Non vedo l’ora di venire a Taranto per trasferirmi definitivamente. E per assaggiare la vostra cucina di pesce e i frutti di mare. È un sogno. Anzi, tra qualche tempo sarà realtà».

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