Direttrice museo MArTA di Taranto incontra Al Bano: si riparta dalla cultura

al bano ed eva degl'innocenti
al bano ed eva degl'innocenti
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Martedì 23 Marzo 2021, 21:56 - Ultimo aggiornamento: 21:59

Pensare alla cultura per rinascereTaranto e il suo Museo come luogo simbolo della ripartenza. Luogo emblema di una ripresa che parte dall’industria sì, ma culturale. La direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto MArTA, Eva Degl’Innocenti, ne ha parlato, insieme al giornalista Franco Giuliano, con un artista e pugliese doc come Al Bano Carrisi.

«Taranto può essere luogo simbolo della ripartenza. Con Al Bano abbiamo parlato, uniti dalla passione comune per la Puglia, di ripartenza e di rinascita culturale» ha detto Eva Degl'Innocenti dopo aver incontrato Al Bano Carrisi nella casa del cantante a Cellino San Marco, grazie a una iniziativa della Fondazione «L'Isola che non c'è» rappresentata dal giornalista Franco Giuliano.


Eva Degl’Innocenti ha chiacchierato di ripartenza e di rinascita culturale con Al Bano, nella casa di Al Bano a Cellino. Ed oltre che dell’amore comune per la Puglia si è parlato della Puglia e di Taranto come terra di culture e simbolo dei valori universali della Magna Grecia e del Mediterraneo – ha detto la direttrice del MArTA. Da quella storia fatta di archeologia, arte, cultura, teatro e musica vogliamo ripartire anche con la preziosa collaborazione di enti di ricerca come l’Istituto Agronomico del Mediterraneo e della fondazione de L’Isola che non c’è.

Il confronto, aggiunge Degl'Innocenti, «è stato dedicato alle riflessioni comuni sulla ripresa: pensare a Taranto, e al suo Museo, come luogo simbolo della ripartenza dall'industria sì, ma culturale». Si è discusso «della Puglia e di Taranto - osserva ancora la direttrice - come terra di culture e simbolo dei valori universali della Magna Grecia e del Mediterraneo. Da quella storia fatta di archeologia, arte, cultura, teatro e musica vogliamo ripartire riposizionando Taranto nella sua centralità culturale all'interno del Mediterraneo: la città dei due mari è stata la capitale culturale del Mediterraneo occidentale tra IV e III secolo a.C., ma anche cerniera tra Occidente e Oriente».

In molti, fa presente Degl'Innocenti, «sono già pronti a fornire preziosa collaborazione: la stessa fondazione che ieri ci ha accompagnato nell'incontro, ma anche un importante ente di ricerca che si occupa di agricoltura ma anche di sostenibilità e cooperazione come il Ciheam, International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic Studies, con sede a Valenzano (Bari)». Il 20 aprile nel MarTa ci sarà un evento di presentazione dell'idea del Festival della cultura del Mediterraneo alla presenza di Al Bano.

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