Agromed, la reindustrializzazione del sito ex Miroglio è quasi realtà. Il Pd avverte: «Basta speculazioni»

Agromed, la reindustrializzazione del sito ex Miroglio è quasi realtà. Il Pd avverte: «Basta speculazioni»
di Raffaele CONTE
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Martedì 26 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:26

Diverrà realtà lo sviluppo del progetto industriale Agromed? Le perplessità che l’opificio potesse essere realizzato in altro territorio sembrano diradarsi. O meglio, si è in attesa di atti esecutivi. Il primo, si è concretizzato nei giorni scorsi tra l’ente locale e la società Agromed. Nella fattispecie, il sindaco del Comune di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, ha formalmente consegnato le chiavi dello stabilimento ex Miroglio al presidente della società Agromed Vincenzo Cesareo. Quindi, potrà essere avviato il piano di reindustrializzazione dell’ex impianto di filatura.

Il progetto

Come è noto, è divenuto di proprietà comunale in seguito alla chiusura del 2004. La struttura si estende su un’area di 35mila metri quadrati. Ad agosto 2020, Agromed ricevette dall’ente il comodato gratuito. Aveva la finalità di far partire la procedura mirante alla realizzazione di una piattaforma logistica per stoccaggio, innovazione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli. I quattrini da impiegare rivengono da fondi statali e ammontano a 11 milioni 116mila 217 euro, di cui ne verrà utilizzato uno in meno.

Il progetto, invece, verrà curato e redatto da Investitalia. Il contratto di comodato costituiva l’inizio di una serie di atti e procedure utili ai lavori di rifunzionalizzazione dello stabilimento. Che doveva essere produttivamente attivo entro il mese di giugno dello scorso anno.

Inizialmente, avrebbe dovuto occupare a tempo indeterminato 28 unità lavorative dal cosiddetto bacino ex Miroglio. Questo, in luogo dell’accordo stipulato il 30 aprile 2020 tra il Ministero dello Sviluppo Economico ed altri attori istituzionali, tra cui Comune, Regione Puglia e sindacati. Tutte le tempistiche, però, si sono dovute dilungare dopo la conclusione investigativa della magistratura per verificare eventuali reati ambientali elevatisi nell’uso improprio di una parte dell’impianto ex Miroglio. L’area in specie, l’otto maggio 2018, era stata posta in sequestro preventivo. Questa misura cautelare, poi, è stata annullata a marzo dello scorso anno.

Le dichiarazioni

Ed è un fatto l’annuncio del sindaco, Giovanni Gugliotti: «Abbiamo finalmente consegnato le chiavi dello stabilimento ex-Miroglio al Presidente di Agromed, dottor Cesareo. Ora, può partire la reindustrializzazione del sito e il ritorno in fabbrica dei lavoratori, che saranno protagonisti di una nuova stagione di sviluppo del nostro territorio, fondata sulla vocazione alle produzioni di eccellenza dell’ortofrutta». Gianni Di Pippa, capogruppo consiliare del Pd e candidato sindaco, richiama l’attenzione sui lavoratori ex Miroglio: «In questi anni tante promesse, ma il problema non è stato risolto: è il classico ritornello di ogni campagna elettorale che si rispetti. L’auspicio è che la querelle giudiziaria abbia solo ritardato la reindustrializzazione, con l’assunzione dei previsti lavoratori, sui quali non si possono fare speculazioni».

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