Aggressioni e sovraffollamento in carcere: i poliziotti penitenziari in sciopero della fame

Il carcere di Taranto
Il carcere di Taranto
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Venerdì 26 Maggio 2023, 15:59

Dopo le ultime aggressioni da parte di detenuti, e per denunciare il problema del sovraffollamento e della carenza di organico, gli agenti della Polizia penitenziaria di Taranto aderenti al sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) hanno proclamato lo sciopero della fame e hanno deciso di attuare «l'autoconsegna», un'azione che prevede di rimanere in carcere a fine turno. Lo rende noto Federico Pilagatti, della segreteria nazionale del Sappe, aggiungendo che «i poliziotti dopo un anno di lavoro infernale non potranno nemmeno fruire delle ferie per mancanza di personale».

Lunedì la visita in carcere

Lunedì 29 maggio il segretario nazionale del Sappe, Donato Capece, e il deputato Giovanni Maiorano, di Fratelli d'Italia, visiteranno il carcere di Taranto per far il punto della situazione con il direttore Luciano Mellone.

Alle 11.30 terranno una conferenza stampa. Nell'occasione, informa Pilagatti, gli agenti «sospenderanno la protesta in attesa di urgenti risposte da Roma, che se non dovessero arrivare faranno riprendere le iniziative di lotta in maniera più dura ed eclatante, anche con sit-in sul ponte girevole, in prefettura, al palazzo di giustizia e in municipio». Il carcere di Taranto, conclude Pilagatti, «è quello messo peggio in tutta la nazione con una proporzione agente/detenuto di 0,35 a fronte di uno 0,66 nazionale; ciò vuol dire che per restituire un pò di serenità ai poliziotti di Taranto sarebbero necessari almeno 100 poliziotti subito. E questa sarà la richiesta che il segretario Capece presenterà ai suo interlocutori romani, nonché lo sfollamento di almeno 200 detenuti da mandare in altre carceri nazionali quasi vuote. Stesso impegno che chiederemo all'onorevole Maiorano».

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