Pitbull contro l'ex moglie, assolto grazie alla legge Cartabia

Il verdetto per via della riforma che ha eliminato l'obbligatorietà dell'azione penale per violenza privata e lesioni

Pitbull contro l'ex moglie, assolto grazie alla legge Cartabia
di Nazareno DINOI
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 20:40

Non doversi procedere per i reati di violenza privata e lesioni nei confronti della ex moglie grazie all’applicazione della legge Cartabia che ha reso tali reati perseguibili a querela e non più d’ufficio.

La vicenda

Si è potuto concludere così, con la remissione della querela da parte della donna che ha affrancato da qualsiasi conseguenza il presunto marito violento dal quale si era separata il quale, oltre a minacciarla, le avrebbe aizzato contro due pitbull mentre si trovava agli arresti domiciliari. Difeso dagli avvocati Salvatore e Andrea Maggio, l’imputato, un pregiudicato di Palagiano di 45 anni, è stato assolto anche dall’accusa di evasione dagli arresti che stava scontando al domicilio dei genitori. La sentenza di assoluzione, tra le prime emesse a Taranto con la nuova riforma che ha eliminato l’obbligatorietà dell’azione penale anche per questi pesanti reati, è stata pronunciata dalla giudice della prima sezione penale, Elvia Di Roma che ha assolto l’imputato e un suo fratello, presunto complice dell’aggressione con i cani, per remissione di querela. Assoluzione piena invece dall’accusa di evasione dai domiciliari «perché il fatto non sussiste». I fatti per i quali il pubblico ministero Francesco Ciardo aveva chiesto e ottenuto la citazione in giudizio e la condanna, si sarebbero svolti nei primi mesi del 2019 a Palagiano. A fare aprire le indagini era stata la denuncia della donna che ai carabinieri aveva raccontato di aver subito minacce e aggressioni dal suo ex marito. Nella denuncia si dava conto di un episodio di particolare gravità nel corso del quale l’imputato, per impedirle di vedere il figlio che viveva con il padre a casa dei nonni, l’avrebbe offesa e aggredita e costretta ad andare via con la minaccia che l’avrebbe fatta sbranare dai due molossi di sua proprietà, con la complicità del fratello. Testimone la madre dell’aggredita, anche lei, sempre secondo la versione della denunciante, oggetto delle stesse minacce. Oltre a questo, l’uomo avrebbe anche tirato calci alla portiera dell’auto danneggiandola. «Ti farò faro una brutta fine, un giorno ti farà sbranare dai cani», sarebbero state le minacce pronunciate dall’uomo. Trascorsi quasi quattro anni, la donna ha decise di ritirare tutto interrompendo così ogni giudizio a carico dei due fratelli che potranno dire grazie alla recente riforma della giustizia penale. L’assoluzione dall’accusa di evasione la si deve invece ai due avvocati dell’imputato, Salvatore e Andrea Maggio, i quali hanno fatto valere la mancanza di prove.

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