Eventi e turismo ok, ma a Taranto mancano le strutture ricettive

Eventi e turismo ok, ma a Taranto mancano le strutture ricettive
di Alessandra MACCHITELLA
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Giovedì 16 Settembre 2021, 05:00

Diciassette festival da giugno a settembre. Musica, prosa, talk, cinema, operetta, swing, jazz, classica. Nelle piazze, negli oratori, nei giardini, sul sagrato della Cattedrale, negli stabilimenti della Marina di Taranto. Più di 60 date e sold out ogni sera. Sono 37mila le presenze registrate in città nel mese di luglio e si attestano intorno al +20% quelle del mese di agosto in fase di definizione proprio in questi giorni. Sono i numeri dell’estate tarantina divulgati dall’amministrazione comunale di Taranto.

Il bilancio

«I dati di Puglia Promozione sono incoraggianti e premiano il turismo a Taranto. Se avessimo avuto più posti letto – commenta l’assessore a Sviluppo Economico, Marketing Territoriale e Turismo Fabrizio Manzulli – quelle presenze le avremmo potute triplicare. Da qui, quindi, l’invito agli imprenditori per continuare a investire su strutture ricettive e servizi di qualità. Sempre per Puglia Promozione, nel mese di luglio sono stati superati i dati registrati nello stesso periodo del 2019 quando, di fatto, non esistevano restrizioni di alcun genere. A giugno c’è stato un aumento del 105% di turisti rispetto al 2020, forse è stato anche per effetto dell’evento SailGp. Siamo riusciti nell’intento di far diventare Taranto una destinazione appetibile per un target nazionale ed europeo, le azioni messe in campo hanno funzionato in maniera egregia, anche la narrazione del territorio. La strategia è stata preparata per uno sviluppo turistico a cascata, pensiamo alla guida Lonely Planet, alla campagna social in Germania, Francia e Inghilterra, alla candidatura a Capitale della cultura, è stato destato l’interessamento anche di Paesi oltreoceano». Un cambiamento che secondo l’assessore è arrivato anche grazie alle crociere. «Msc promuove le sue destinazioni in tutte le sue rotte – aggiunge Manzulli – quindi c’è stato un effetto dirompente da un punto di vista promozionale. Gli imprenditori tarantini non devono lasciarsi sfuggire l’opportunità di investire nel settore turistico con servizi e hospitality. Stiamo crescendo nel settore food, ci sono tante nuove aperture, serve potenziarsi ancora con posti letto e mi auguro che saranno gli stessi tarantini a beneficiarne. Ci sono tante opportunità di sostegno come il bando Taranto Crea o i fondi che arriveranno dal piano nazionale, sarebbe sciocco non approfittare di questa situazione irripetibile. La qualità dei servizi deve aumentare e il personale deve parlare più lingue. Abbiamo istituito corsi sul turismo con l’Its e dal prossimo anno ci sarà un altro corso sul turismo enogastronomico. Ci dobbiamo formare perché il mondo sta cambiando, faremo un polo di formazione sul turismo in città. Taranto va oltre l’identità del sud e si presenta come capitale del Mediterraneo, mi aspetto che anche durante il periodo invernale avremo maggiore presenza di turisti».
In merito alle situazione delle strutture ricettive in città si è espressa anche Stella Falco del direttivo di Federalberghi Confcommercio. «Taranto è carente di strutture ricettive – evidenzia Falco - soprattutto per il turismo congressuale. Per attrarre investimenti occorre un forte incentivo statale (come patti territoriali) e l’impiego dei fondi europei, gestiti dalla Regione. Taranto oltre ai suoi naturali attrattori culturali sta mettendo in atto iniziative ed organizzazioni di respiro anche internazionale, che ne stanno cambiando la precedente immagine negativa».
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