Matteo Berrettini è tornato, all'ATP di Stoccarda è subito finale: «Questo è il mio livello»

Il tennista romano torna da uno stop di tre mesi e centra subito una finale

Matteo Berrettini è tornato, all'ATP di Stoccarda è subito finale: «Questo è il mio livello»
Matteo Berrettini è tornato, all'ATP di Stoccarda è subito finale: «Questo è il mio livello»
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Giugno 2022, 18:07

Matteo Berrettini è tornato e conquista subito una finale. Al rientro dopo quasi tre mesi di stop, il tennista romano conquista subito una finale, quella di Stoccarda, torneo che gli regalò la sua prima grande gioia sull’erba nel 2019. Berrettini ha battuto Otte al termine di un match sempre in equilibrio in cui l’azzurro ha soprattutto il merito di non perdere mai la concentrazione nonostante il tedesco gli resti attaccato praticamente fino all’ultimo e, alla fine, la spunta l'italiano per 7-6, 7-6.

Leggi anche > Inghilterra-Italia, diretta alle 20:45. Le probabili formazioni e dove vederla in tv e streaming

Berrettini torna a provare l'emozione di giocare una finale a poco meno di un anno di distanza dalla sfida a Wimbledon contro Novak Djokovic, arrivata dopo il successo al Queen’s. Matteo sarà il primo italiano a giocare una finale nel 2022. E se il ranking è destinato a peggiorare nelle prossime settimane, ci sono tanti obiettivi da raggiungere. Lo sguardo punta deciso sulle Atp Finals di Torino, ma prima c'è da giocare un'altra finale.

Domani, nella nona finale in carriera, c’è da provare a portare a casa il primo titolo dell’anno, il sesto a livello Atp e il terzo sull’erba: il primo su questa superficie era arrivato proprio a Stoccarda, nel 2019 contro Auger-Aliassime. Tra Matteo e il titolo ci sarà Andy Murray, vittorioso su Kyrgios, in una partita che si preannuncia affascinante.

LA SEMIFINALE

Matteo ​Berrettini vince una partita ostica, contro un giocatore di casa e dominata dai servizi.

Le occasioni per il giocatore in risposta sono pochissime: Otte prova a essere aggressivo e a giocare un tennis efficace sull’erba, Matteo non sempre riesce a esplorare i punti deboli dell’avversario con i tagli sia con il dritto sia con il rovescio. Bravo l’italiano a essere sempre affidabile in battuta e ad approfittare dei tentennamenti di Otte nei due tie-break, soprattutto nel primo. Con tanta pazienza e con coraggio in battuta, Matteo riesce a spuntarla al terzo match-point, dopo due set vinti al tie break.

«È IL MIO LIVELLO»

Matteo ​Berrettini commenta a caldo la vittoria che vale una finale: «Mi aspettavo che sarebbe stata una partita dominata dal servizio, è la terza volta che gioco contro Otte. Quando l’avversario serve bene, devi servire ancora meglio. Ho chiesto molto al servizio. La finale? Non guarderò l’altra semifinale: lo farà il mio coach. Ho bisogno di riposo, sarò pronto per domani. Sono molto felice, andare avanti nel torneo era il mio obiettivo ma tra il pensarlo e riuscire a farlo c’è differenza. Sono contento di poter giocare una finale dopo molti mesi lontano dai campi, dopo la prima grande operazione della mia carriera: vuol dire che questo è il mio livello, dimostro a me stesso ancora una volta che mi trovo a mio agio a giocare su questa superficie e su questi livelli».

E domani per lui ci sarà un'altra battaglia contro lo scozzese Andy Murray. Sarà la terza sfida tra i due tennisti.  Berrettini ha vinto l’ultima volta (l’anno scorso agli ottavi al Queen’s) e ha perso nel 2019 a Pechino. Il britannico non vince un titolo da quell’anno, ad Anversa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA