Granada, l’esercito di Soldado:
tutti i segreti della banda Martinez

Granada, l’esercito di Soldado: tutti i segreti della banda Martinez
di Gennaro Arpaia
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Dicembre 2020, 14:33

Una delle città più belle di Spagna e una squadra che arriverà a Napoli con nulla da perdere. Certo, giocare al “Los Carmenes” con gli spalti al completo sarebbe stato ben altro test per il Napoli di Gattuso che ha pescato gli andalusi nel nuovo sorteggio di Europa League che ha disegnato i prossimi sedicesimi di finale. Il 18 febbraio la squadra azzurra sbarcherà in una città che ancora mostra ai suoi turisti l’evidente passaggio arabo degli anni scorsi: l’Alhambra resta uno dei siti da non perdere fin dal XIV secolo per poter avere la vista migliore, poi il Palazzo della Madraza, la Cattedrale rinascimentale con i resti di Filippo il Bello e l’imponente Monastero di San Girolamo, dopo aver incrociato le vie alla Puerta Real

In campo la squadra di Diego Martinez sembra aver vissuto lo scorso anno una nuova vita: dopo gli anni difficili che l’avevano vista retrocedere nel 2016/17, il Granada è tornato protagonista e al primo anno dopo la nuova promozione ha agganciato il 7° posto e la successiva qualificazione all’Europa League. La stessa posizione di oggi in Liga, con il naso avanti a Barcellona, Betis e Valencia in difficoltà. I 15 gol fatti e 20 subiti fin qui fanno ben sperare il Napoli, visto che la squadra non è parsa un rullo compressore nemmeno nel Girone europeo. La differenza con Paol e Omonia era però evidente e alle spalle del Psv c’era spazio per gli spagnoli che hanno segnato poco (6 gol) ma incassato pochissimo (3).

 

La “stella” del gruppo è una vecchia conoscenza del calciomercato anche : Roberto Soldado, spagnolo purosangue ed ex attaccante di Valencia e Tottenham (scuola Real Madrid) è di sicuro l’elemento con maggiore  esperienza e qualità della squadra, nonostante i 35 anni compiuti è ancora un intoccabile. Non è partito benissimo in zona gol (2 reti fin qui in stagione) ma le settimane fuori dal campo per il covid hanno inciso tanto. Tante volte accostato al Napoli sul mercato negli anni scorsi, così come Maxime Gonalons: il francese 31enne è il faro del centrocampo di Martinez, l’elemento di maggior spessore della mediana spesso utilizzato come vertice del 4-2-3-1 o come regista del 3-5-2 più difensivo. Accanto a lui non manca mai Luis Milla, sugli esterni occhio alla rapidità del venezuelano Darwin Machis, già a 5 gol quest’anno esattamente come Luis Suarez, partner di Soldado. Il capocannoniere attuale, però, è l’uomo che non t’aspetti: Yangel Herrera, mediano venezuelano in prestito dal Manchester City, è già a quota 6 reti in stagione. 

Il Nuevo Estadio de Los Cármenes è l’impianto che ospiterà la squadra di Gattuso il prossimo febbraio: inaugurato nel 1995, può contenere fino a quasi 23mila spettatori. Spettatori che però non ci saranno (con ogni probabilità) al fianco di Diego Martinez, l’uomo che ha cambiato la storia recente degli andalusi: arrivato in Segunda Division nel 2018, ha subito centrato la promozione in Liga al primo anno, portando poi la squadra in Europa nell’ultima travagliata stagione. Cresciuto calcisticamente tra Vigo e Cadiz, il 40enne Martinez ha capito che sarebbe stato meglio allenare che giocare: prima la trafila con l’Arenas, poi il passaggio al Motril, quindi la formazione nelle giovanili del Siviglia in cui fa tutta la scalata che lo porta ad essere assistente in prima squadra nel 2012. La prima vera occasione è l’Osasuna del 2017 prima di sposare la maglia dei Nazaries a Granada.

© RIPRODUZIONE RISERVATA