Rio 2016, il nuotatore americano Lochte rapinato con altri tre atleti: «Mi hanno puntato una pistola alla testa»

Rio 2016, il nuotatore americano Lochte rapinato con altri tre atleti: «Mi hanno puntato una pistola alla testa»
di Redazione Sport
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Domenica 14 Agosto 2016, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 12:19
È tutto vero: Ryan Lochte e altri tre nuotatori Usa sono stati rapinati nella notte di Rio mentre tornavano al villaggio atleti da una festa. La conferma è arrivata dal comitato olimpico americano, dopo che l'episodio era stato denunciato dalla madre di Lochte e il Cio lo aveva definito «assolutamente non vero». Il gruppo di quattro nuotatori è stato fermato da tre persone vestite da poliziotti con le armi, che li hanno derubati di soldi e altri beni e poi li hanno lasciati andare.

«Prima ci hanno fatto vedere un badge della polizia, poi ci hanno puntato le pistole intimandoci si sdraiarci a terra. Io mi sono rifiutato, ho pensato che non stessimo facendo niente di sbagliato, così non mi sono steso a terra: e mi hanno puntato la pistola alla testa»: è il racconto choc di Ryan Lochte, fatto alla NBC

A quanto racconta il nuotatore statunitense gli uomini indossavano una divisa da poliziotti e si erano identificati con un distintivo prima di aggredirli e intimargli di stendersi a terra. «Ci hanno tirato fuori dal taxi - ha aggiunto Lochte - i miei compagni si sono stesi terra.
Quando mi sono rifiutato, uno di loro ha tirato fuori la pistola e me l'ha puntata in testa, strillandomi di mettermi giù. A quel punto ho alzato le mani. Ci hanno preso i soldi, i portafogli, ma mi hanno lasciato il cellulare e documenti».


 
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