Rio 2016, vela: Flavia va incontro al vento dell'oro

Rio 2016, vela: Flavia va incontro al vento dell'oro
di Mario Nicoliello
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Domenica 14 Agosto 2016, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 21:04
WINDSURF
RIO DE JANEIRO L'appuntamento con la storia è oggi. Nella baia di Marina da Gloria la romana Flavia Tartaglini si gioca nella medal race uno dei posti sul podio della categoria Rs. Nome complicato per indicare la tavola olimpica da windsurf. In acqua oggi scenderanno le prime dieci della classifica e la Tartaglini lo farà da migliore della classe. Nona, quinta e sesta nelle ultime tre regate di qualificazione, al termine delle 12 prove l'azzurra ha gli stessi punti della russa Elfutina, ma per via dei migliori piazzamenti è la leader provvisoria. Non c'è da stare tranquilli però: le avversarie sono a un passo e nella regata odierna i punteggi sono raddoppiati.

Dietro all'azzurra e alla russa, staccate di cinque punti ci sono la cinese Chen, la francese Picon e l'israeliana Davidovich. Sesta a sei punti dalla leadership è la spagnola Alabau, la cui squalifica nella decima regata ha consegnato il trono provvisorio alla Tartaglini. Le prime sei della graduatoria sono quindi racchiuse in sei punti, tutte pienamente in corsa per una medaglia. Oggi alla vincente andranno due punti, alla seconda classificata quattro, alla terza sei e via via di due punti in due punti. Al termine vincerà la velista col punteggio più basso.

SULLE ANTICHE ORME
Così dopo una vita di sacrifici sulla tavola, giunta nella fase della maturità agonistica, a 31 anni la Tartaglini potrà imitare quanto fatto in passato da Alessandra Sensini. Alla vigilia Flavia è apparsa tranquilla, preferendo isolarsi da tutto. D'altronde è alla sua prima Olimpiade e un pizzico di pressione lo avverte. La russa è forse l'avversaria più temibile per via della giovane età e della spericolatezza, ma dal punto di vista tecnico Flavia non ha nulla da invidiare alle avversarie. Per di più è entrata in feeling col campo di regata carioca.
Insomma si può sperare, ma meglio essere cauti, considerando che la medal race è particolare, poiché più corta rispetto alle altre 12 regate di qualificazione. Finora il bacino di Rio è stato imprevedibile, con vento ballerino e insidioso. Per vincere occorre saper leggere Eolo meglio delle avversarie. La tattica sarà semplice: partire in testa e restarci.

LA STELLA
Nata a Roma nel 1985, laureata in Scienze della Comunicazione e tesserata per le Fiamme Gialle, la Tartaglini è un'amante di tutti gli sport legati al mare. Allegra, curiosa e iperattiva, Flavia è seguita dal tecnico Adriano Stella. Ha già vinto diverse tappe di Coppa del mondo Isaf, l'ultima delle quali l'anno passato a Weymouth. «Per me i Giochi sono la massima espressione dello sport e dell'agonismo, il risultato del sudore di tanti sacrici che soltanto chi pratica sport ad alto livello agonistico può capire», ha confidato alla partenza per Rio. Nel suo tempo libero Flavia si dedica all'arte, al cinema e alla cucina. «Non c'è niente di meglio dell'Olimpiade: amo il fatto che sia una sfida con mezzi uguali per tutti, in cui vince chi riesce a esprimersi meglio. Inoltre, per un motivo o per un altro, ogni volta che sono salita sul gradino più alto del podio di una regata importante, non ho mai avuto la fortuna di poter sentire l'inno. E' una cosa che mi manca e so bene in quale contesto vorrei ascoltarlo». L'appuntamento con la storia è oggi.