Tokyo 2020, la staffetta mista maschile 4X100 dell'Italia prende uno storico bronzo. Paltrinieri quarto nei 1.500 sl

Gli azzurri Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi
Gli azzurri Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi
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Domenica 1 Agosto 2021, 06:54 - Ultimo aggiornamento: 10:25

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l'Italia è medaglia di bronzo nella staffetta 4x100 misti di nuoto maschile. Gli azzurri (Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi) hanno chiuso alle spalle di Usa (oro e record del mondo) e Gran Bretagna.

«Siamo al settimo cielo»: è la felicità di Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi medaglia di bronzo a Tokyo 2020 nella staffetta 4x100 misti di nuoto. Durante la prima intervista con RaiSport, gli azzurri hanno sventolato la bandiera tricolore. «Nel nostro gruppo c'è grande unione: sapevamo che le prime due (Usa e Gran Bretagna) erano irraggiungibili. L'oro? Ce lo prenderemo a Parigi 2024». 

Invece Gregorio Paltrinieri non è andato a medaglia nei 1500 stile libero ai Giochi di Tokyo 2020. L'azzurro ha chiuso in quarta posizione. Oro allo statunitense Robert Finke, argento all'ucraino Mykhailo Romanciuk, e bronzo al tedesco Florian Weelbrock. 

Infine, l'Italia di Federica Pellegrini chiude al sesto posto la 4x100 mista: è l'ultima gara olimpica della Pellegrini che nuota gli ultimo cento metri a stile libero in 53"81 toccando per il 3'56"68 dopo la frazione a dorso di Margherita Panziera (1'00"03), quella a rana di Martina Carraro (1'05"88), a farfalla di Elena Di Liddo (56"96). «Sono molto serena per quello che mi aspetta, non vedo l'ora che cominci il dopo», ha detto l'azzurra che chiuderà definitivamente la sua carriera a novembre, con le gare dell'Isl a Napoli: «Sono stati anni incredibilii».

Malagò: «Il nostro nuoto è il migliore in Europa»

 Il bronzo vinto oggi, a Tokyo 2020, dalla staffetta azzurra 4x100 misti «è una meravigliosa medaglia, il completamento di una squadra che ha dimostrato di essere molto competitiva, a livello mondiale, in ogni stile».

Parlando con l'ANSA il presidente del Coni, Giovanni Malagò, fa i «complimenti alla Federazione nuoto e ai ragazzi per quello che hanno fatto». «Nelle cinque gare (tre individuali e due staffette) che oggi hanno chiuso il programma olimpico del nuoto - spiega - tre volte è stato suonato l'inno degli Usa e due quello dell'Australia. Tolta qualche eccezione, Usa e Australia hanno stradominato il medagliere del nuoto: sembra di essere tornati indietro negli anni. Si commentano da soli - aggiunge - i risultati della Germania, della Francia, del Giappone, del Brasile, dalla Russia, della Corea, degli spagnoli e dei serbi: noi abbiamo dimostrato di essere i più forti in Europa, però le Olimpiadi sono un'altra competizione. Vedete la gara dei 1500 in cui, come negli 800, ha vinto un americano (Roberto Finke), primo ai Trials, che Gregorio Paltrinieri ha ammesso, con grande intelligenza - conclude Malagò - di non conoscere». 

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