Il Lecce sconfitto dal Pisa. Proteste di Sticchi Damiani per alcune decisioni arbitrali

L'esultanza dei calciatori del Pisa
L'esultanza dei calciatori del Pisa
di Lino DE LORENZIS
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Domenica 12 Dicembre 2021, 05:00

È del Pisa il big-match della diciassettesima giornata del campionato di serie B. I nerazzurri toscani portano a casa l’intera posta in palio grazie ad una prodezza balistica dell’attaccante Sibilli, entrato in campo nel corso del primo tempo al posto dell’infortunato Mastinu. Un destro forte e preciso dal limite dell’area di rigore che ha sorpreso Gabriel all’incrocio dei pali. Un tiro imparabile dunque che frutta tre punti pesanti alla squadra di Luca D’Angelo, capolista solitaria del torneo cadetto davanti al Brescia e ad un gruppone di big capeggiato dal Lecce. Per i giallorossi è la seconda sconfitta stagionale che giunge dopo un filotto di quindici risultati utili consecutivi. Capitan Lucioni e compagni infatti non perdevano dalla prima giornata di campionato, 0-3 con la Cremonese.
Il rettangolo verde dell’Arena Garibaldi ha premiato la squadra che ha avuto più fortuna, perché di occasioni per andare prima in vantaggio o, in seguito, per pareggiare il Lecce ne ha avute tante solo che non le ha sapute sfruttare a dovere. Basta dire che la squadra allenata nei 96 minuti di gara da Marco Baroni ha usufruito di ben 11 calci d’angolo contro i 3 concessi al Pisa, solo che è mancato il guizzo finale.
E dire che Gabriel Strefezza, il migliore in campo per la qualità delle giocate offerte, da solo ha mandato in tilt l’intera retroguardia nerazzurra e in un paio di circostanze, le sue iniziative, hanno fatto gridare al calcio di rigore. In entrambi i casi però Orsato è stato irremovibile, anche se soprattutto sull’episodio del secondo tempo restano molti dubbi. Al di là di questo però va detto che il Lecce paga pesantemente l’assenza del suo bomber principe, Massimo Coda, fermo ai box per infortunio. E chi ha giocato al suo posto, Marco Olivieri, ha fatto davvero poco per non farlo rimpiangere. Anzi, proprio Olivieri, nel corso del primo tempo, ha sprecato l’occasione per portare in vantaggio il Lecce, manco a dirlo su assist di Strefezza. L’ex juventino ha confermato tutti i suoi limiti offensivi mentre il Lecce, in assenza di Coda, ha assoluto bisogno di un centravanti in grado di metterla dentro. A questo punto, è arrivato il momento di concedere una chance a Pablito Rodriguez, il cui ingresso in campo nella ripresa ha dato vivacità alla manovra offensiva dei giallorossi. Per carità, Baroni fino a questo momento avrà avuto le sue buone ragione per preferirgli Olivieri, ma la situazione ormai è chiara e continuare ad insistere con l’ex juventino potrebbe rivelarsi un clamoroso errore.
Stesso discorso anche per l’esclusione a sorpresa di Gallo a favore di Barreca, un’altra scelta bocciata dal campo. L’ex granata era stato protagonista in negativo nel 3-3 casalingo contro la Ternana, riconquistato il posto da titolare ha fatto davvero poco per ripagare la fiducia dell’allenatore.
Da ieri sera il Lecce è scivolato in terza posizione ma le ambizioni di promozione restano intatte per quanto dimostrato finora dai ragazzi di mister Baroni.

Lunedì prossimo, nella sfida casalinga contro il Vicenza, ci sarà l’occasione per dare inizio ad un nuovo filotto vincente.

Sticchi Damiani critica la "squadra" arbitrale

La magìa interrotta. La serie magica dei risultati positivi uno dopo l’altro si ferma a quota quindici nella giornata numero diciassette. Non si ferma però il grande sogno del Lecce di Baroni. 
«A me la squadra è piaciuta, mi pare che abbia ribadito come stia ulteriormente crescendo in consapevolezza ed autorevolezza - dice alla fine il presidente Saverio Sticchi Damiani -. Ho espresso il mio apprezzamento ai ragazzi per aver subito l’ultima sconfitta poco dopo il ferragosto. Questa di Pisa lascia molte ombre sull’operato del Var». E precisa, il presidente, le due situazioni sulle quali in particolare recrimina. «Sull’episodio del fallo su Strefezza, che secondo il Var sarebbe avvenuto fuori dalla linea dell’area, ci sarebbe stato bisogno di un’analisi, di un controllo molto più lunghi e approfonditi. Visto che l’intervento appare sulla linea e quindi in area, ci voleva molto più tempo per l’esame della situazione. Disarmante la superficialità e la velocità con cui è stato valutato». E per il presidente ci doveva essere il “rosso” sulla gomitata al naso che ha subito Lucioni. «Dal labiale dell’arbitro si è capito che parlava di uno scontro testa contro testa. Il Var in questa occasione è stato inerte, avallando così la svista dell’arbitro in campo. Invece Lucioni ha subito una gomitata violenta da rosso diretto. Non voglio fare polemica, anzi faccio i complimenti al Pisa, ma chi sta al Var non pensi che noi non ci siamo accorti di nulla, solo perché non reagiamo in modo scomposto».
I risultati di Brescia, Benevento e Monza sono segnali di un campionato sempre più difficile nell’alta classifica. «I ragazzi hanno dato vita ad un ciclo strepitoso. E a Pisa hanno confermato di esserci tutti, compresi i giocatori entrati in campo nella ripresa. Se avessero pareggiato non avrei cambiato giudizio. Adesso dobbiamo pensare al Vicenza e trasferire sul campo tutta la positività senza fare una tragedia di questa sconfitta. Dobbiamo ripartire subito».

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