Lecce, il petardo costa solo 10mila euro. Il perché della decisione del giudice sportivo che ha inflitto una sanzione attenuata

Il portiere del Vicenza, Nikita Contini, esce in barella
Il portiere del Vicenza, Nikita Contini, esce in barella
di Lino DE LORENZIS
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Martedì 3 Maggio 2022, 05:00

Il Lecce può tirare un sospiro di sollievo. Non ci sarà nessuna squalifica del campo o chiusura di uno o più settori del Via del Mare, men che meno penalizzazione di punti in classifica. Per il petardo fatto esplodere sabato scorso, a Vicenza, sotto il settore dello stadio Menti occupato dai tifosi giallorossi, il club di via Colonnello Costadura dovrà pagare soltanto un’ammenda. Ciò dimostra che il giudice sportivo della Lega di serie B, Germana Panzironi, ha studiato a fondo il caso attraverso tutta la documentazione arrivata sul suo tavolo, già da sabato sera, compreso il referto stilato dall’arbitro Mariani di Aprilia, e dopo un’attenta valutazione ha deciso di punire il Lecce con un’ammenda di 10mila euro. Ecco la motivazione della sua decisione: “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco un fumogeno e un petardo che causava una forte detonazione, e un altro fumogeno sul terreno di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) Cgs”. Come si evince dal comunicato ufficiale della Lega B, la sanzione è stata attenuata in quanto il Lecce calcio “ha adottato ed efficacemente attuato, prima del fatto, modelli di organizzazione e di gestione della società idonei a prevenire comportamenti della specie di quelli verificatisi, avendo impiegato risorse finanziarie ed umane adeguate allo scopo”.

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La discussione dopo l'episodio a Vicenza


Ecco dunque che tutti i pronostici fatti sui social della materia sono stati smentiti dai fatti. C’è stato addirittura chi è arrivato ad ipotizzare per il Lecce la sconfitta a tavolino dimostrando una scarsa conoscenza dell’articolo 10, comma 2, del codice di giustizia sportiva che non prevede più lo 0-3 a tavolino bensì “la sanzione minima della penalizzazione di punti in classifica in misura almeno pari a quelli conquistati al termine della gara”. Inapplicabile in questo caso tenuto conto della sconfitta dei giallorossi maturata sul campo. Dunque, il Lecce non ha tratto alcun vantaggio dall’episodio del petardo. Anzi, per dirla tutta, ad essere danneggiata è stata proprio la squadra di Baroni che, dal momento dello scoppio del petardo, ha giocato una gara sottotono e con il pensiero rivolto alle possibili conseguenze.
Secondo il giudice sportivo dunque il petardo esploso al 23’ del secondo tempo è stato lanciato dal settore occupato dai tifosi del Lecce.

Ora sarà compito degli investigatori risalire al responsabile del gesto, fermo restando che all’indomani del fattaccio sono emerse anche altre versioni che hanno scatenato le polemiche.

Il video

Un filmato amatoriale, registrato dalla gradinata, e rilanciato sul web dal sito Pianeta Lecce, mostra uno steward vicentino abbandonare la propria postazione sotto la curva, nei pressi della bandierina del calcio d’angolo, per avvicinarsi al settore occupato dai tifosi del Lecce, in quel momento intenti a festeggiare la rete del vantaggio siglata da Strefezza. Una volta giunto nei pressi della porta del Vicenza, l’uomo fa dietrofront e dopo pochi istanti si nota alle sue spalle una luce: è il momento in cui esplode il petardo che costringerà il portiere Contini del Vicenza, evidentemente stordito dallo scoppio, ad abbandonare il terreno di gioco.

Video

La reazione del Vicenza

La lettura data all’episodio da fonti leccesi ha mandato su tutte le furie il Vicenza che, nella serata del 1° maggio, ha diramato un comunicato stampa dai toni forti. Nel corpo della nota, il club del presidente Rosso “rigetta le farneticanti, risibili e sconsiderate ipotesi, uscite sui social e riprese da alcuni media, tese a scaricare la responsabilità del lancio, invece che dal settore della Curva Nord, sugli steward in servizio a bordocampo, i quali in quel frangente erano impegnati a dirigersi velocemente verso un altro bambino raccattapalle, travolto dalla caduta dei led e rimasto a terra, lievemente ferito ad una gamba. Versione già confermata dalle immagini che escludono tale responsabilità”.

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Le indagini

Il Questore di Vicenza, già nel pomeriggio di domenica scorsa, ha preso la parola per assicurare che il petardo “è stato lanciato dal settore occupato dai tifosi del Lecce”. Una domanda però sorge spontanea: che tipo di controlli sono stati fatti ai cancelli di ingresso dello stadio Menti per impedire che venissero introdotti fumogeni e petardi?

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