Coda evita la beffa: il Lecce pareggia a Perugia e conserva il primo posto in classifica. Sabato big-match con il Brescia - Olivieri: non ero valorizzato -VIDEO

Massimo Coda in gol anche a Perugia
Massimo Coda in gol anche a Perugia
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 7 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:12

All’inferno e ritorno in uno dei pomeriggi più rocamboleschi di tutto il campionato. Il Lecce torna dalla difficile trasferta di Perugia con un punto utile per conservare il primo posto in classifica, ora condiviso con la Cremonese. I giallorossi però sono primi in virtù di una migliore differenza reti rispetto ai rivali grigiorossi. Ma è ancora bagarre comunque ai vertici della classifica di serie B, con un folto numero di pretendenti alla conquista dei primi due posto finali che, come noto, danno diritto alla promozione diretta in serie A. E anche per questo motivo il punto conquistato a denti stretti sul green del “Curi” è prezioso perché alla fine della stagione regolare potrebbe rivelarsi decisivo per il salto di categoria in un torneo dominato dall’equilibrio.


Il pareggio, manco a dirlo, è arrivato in... Coda. Ad un minuto dallo scoccare del novantesimo, il centravanti giallorosso ha trasformato il rigore dell’1-1 finale con la freddezza che appartiene solo ai cecchini. Un gol - l’ottavo realizzato nelle ultime sei giornate - che ha un valore doppio perché oltre a regalare il pareggio al Lecce, quando ormai ci si preparava al peggio, è servito all’attaccante di Baroni per allungare in testa alla classifica dei marcatori: dopo 28 giornate il numero 9 giallorosso ha già segnato 17 reti. Ora gliene mancano due per raggiungere il traguardo delle 100 reti in serie B e cinque per eguagliare il record di 22 gol della passata stagione.

La vendetta dell'ex

All’inferno il Lecce si era cacciato praticamente con le proprie mani. I giallorossi, scesi in campo con un inedito 4-2-3-1, sono stati protagonisti di un primo tempo quasi perfetto nel quale hanno avuto un paio di occasioni per segnare e senza concedere nemmeno un tiro in porta al Perugia. Che però, nel finale di tempo, è rimasto in inferiorità per l’espulsione del centrocampista Kouan per doppia ammonizione. Un episodio che, sulla carta, avrebbe dovuto favorire la squadra giallorossa. Paradossalmente il Lecce è andato in difficoltà, forse perché Lucioni e compagni si sono lasciati sopraffare dal clima ostile del “Curi”, agevolando di fatto il compito dei padroni di casa, disposti con un 4-3-2 aggressivo in tutte le zone del campo al cospetto del ridisegnato 4-3-3 giallorosso. E su una improvvisa verticalizzazione, conseguenza di una palla persa da Ragusa e Rodriguez, i salentini si sono fatti cogliere di sorpresa proprio dall’ex assetato di vendetta Marco Olivieri, bravo a capitalizzare l’errore del neo entrato Bleve e a realizzare la rete dell’insperato vantaggio.

Una beffa atroce per il Lecce e per i suoi tifosi cui l’autore del gol ha riservato anche alcuni gesti censurabili e probabilmente sfuggiti all’attenzione del direttore di gara (in serata Olivieri ha cercato di giustificarsi attraverso i social, ndr). A quel punto il nervosismo è arrivato alle stelle (Tuia si è fatto ammonire ingenuamente e ora sarà squalificato) anche perché, poco prima di subire lo svantaggio, il Lecce aveva sfiorato il gol con Rodriguez, ipnotizzato dal portiere Chichizola. Con la forza della disperazione Coda e compagni si sono riversati nella metà campo del Perugia trovando la rete del pareggio su calcio di rigore - trasformato da Coda - concesso per un tocco con il braccio di Santoro sul colpo di testa dell’indomito Hjulmand, il migliore in campo. Nel recupero il Lecce ha avuto altre due occasioni per ribaltare il risultato ma prima Chichizola ha compiuto un miracolo su Hjulmand dopodiché sul tiro dal limite di Lucioni Sgarbi ha deviato il pallone rischiando addirittura l’autorete. Il triplice fischio di Santoro ha portato via polemiche e vendette, da domani bisognerà pensare al big match di sabato con il Brescia.

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