«Il Lecce ha meritato la vittoria contro la Cremonese perché, a differenza dei grigiorossi, noi ci abbiamo creduto fino alla fine». Parla come se fosse ancora un calciatore del Lecce, Dodo Giorgetti, 51 anni, protagonista in giallorosso tra il 2000 e il 2003 con un bottino finale di 50 presenze e 2 gol in serie A e altre 7 presenze in B. Contava di esserci domenica scorsa sugli spalti del Via del Mare per tifare per i ragazzi di Baroni, all’improvviso però ha dovuto rinunciare all’atteso ritorno nel Salento. «Peccato, avevo organizzato la trasferta nei minimi dettagli perché ci tenevo ad essere presente alla festa di compleanno del mio amico fraterno Antonio Marando - racconta al telefono dalla sua Senigallia -. Visto l’andamento della pandemia, abbiamo deciso che la festa per i 70 anni si farà nei prossimi mesi, nel frattempo però ho inviato ad Antonio un video con gli auguri dei nostri amici Viali, Tonetto, Giacomazzi, Lucarelli, Conticchio, Savino, Rico Semeraro, Giuseppe Mercadante, Enzo Mortari e tanti altri protagonisti del mio Lecce. La Firenze del Sud, che amo da impazzire, mi ha regalato tante gioie, compresa l’amicizia fraterna con Antonio cui devo la nascita della mia azienda a Senigallia. Gli sarò sempre riconoscente».
Bravo Baroni, cambi decisivi
Oltre alla festa di compleanno, è rinviato di qualche mese anche il ritorno di Giorgetti al Via del Mare. «In quello stadio sono stato protagonista per tre stagioni, tra le più belle della mia carriera.
Due pezzi pregiati
L’ex giallorosso è rimasto colpito soprattutto da un paio di elementi della squadra di Baroni. «Sì, quel ragazzone piazzato davanti alla difesa è davvero tanta roba. Mi riferisco a Hjulmand: si vede che è un calciatore di prospettiva perché ha fisicità, personalità e grandi qualità tecniche. È un predestinato. Della sua presenza traggono enorme beneficio soprattutto i due centrali difensivi. L’altro calciatore che mi è piaciuto tanto è Listkowski. È entrato subito bene, ci ha messo voglia e fame di vincere. E poi, quella rovesciata deviata in corner.... Senza quella deviazione sarebbe finita alle spalle di Carnesecchi, come avrebbe meritato il giovane polacco. Auguro al Lecce di ritornare in serie A, io intanto spero di tornare a “casa” quanto prima».