Lecce, quanto spreco a Como. Ma i giallorossi conservano la vetta della classifica

Il gol di Marcin Listkowski
Il gol di Marcin Listkowski
di Lino DE LORENZIS
3 Minuti di Lettura
Domenica 6 Febbraio 2022, 05:00

Che peccato. Il Lecce torna dalla trasferta comasca con l’amaro in bocca e con la consapevolezza di aver gettato alle ortiche l’occasione (ghiotta) di allungare in classifica sulle inseguitrici. L’1-1 finale è un risultato assolutamente bugiardo perché il Lecce avrebbe potuto vincere a mani basse. Più demerito dei giallorossi in verità che merito del Como se la squadra biancoblu è riuscita nell’impresa di portare a casa un punticino. Tanti, troppi gli errori commessi dagli uomini di Marco Baroni negli ultimi sedici metri. Ci mancava solo la ciliegina sulla torta e a metterla ci ha pensato Massimo Coda. A quattro minuti dal novantesimo, il bomber giallorosso ha spedito sul palo un calcio di rigore concesso dall’arbitro Piccinini di Forlì per un fallo commesso dal portiere Facchin su Gargiulo. A proposito, anche l’estremo difensore comasco ha fatto la sua parte compiendo alcuni interventi prodigiosi sui tentativi a rete dei vari Coda, Strefezza e addirittura Lucioni. Sì, pure il capitano, nei primi minuti del secondo tempo, in una sortita offensiva da appalusi, ha avuto sul destro la palla del sorpasso: sul suo tiro però il portiere del Como è riuscito ad intervenire in tuffo, bloccando sul nascere l’urlo di gioia del difensore del Lecce.
La partita di Como ha ricordato per certi versi quella giocata nella scorsa stagione al “San Vito” di Cosenza: gara dominata, rigore fallito da Massimo Coda e alla fine solo un punto per la classifica.

Como vicino al colpaccio

Servirà da lezione per il futuro anche perché, va detto, il Lecce la partita ha rischiato addirittura di perderla in una fase delicatissima del match. Prima la traversa si è sostituita a Gabriel sul tiro a colpo sicuro di Gliozzi, poi gli avanti biancoblu hanno graziato due volte il brasiliano protagonista di un secondo tempo da incubo. Questi due episodi, che quasi certamente avrebbero condannato il Lecce alla terza sconfitta stagionale, sono arrivati nei minuti successivi alle sostituzioni operate dal tecnico Baroni, clamorosamente bocciate dal campo. Ad eccezione dell’episodio finale del rigore, che ha visto protagonisti Helgason e Gargiulo, gli uomini entrati dalla panchina infatti non hanno lasciato il segno della loro presenza sul rettangolo verde.

Solo il croato Simic, lanciato nella mischia nei minuti finali per cercare di rimettere ordine in una difesa allo sbando, ha ripagato la fiducia dell’allenatore con una prova di spessore. 

L'errore del tecnico

Ma c’è una sostituzione fatta da mister Baroni che proprio non ha convinto: quella di Helgason al posto di Gendrey, arrivata a circa venti minuti dalla fine. Un centrocampista al posto di un esterno difensivo, una mossa che ha comportato l’arreatramento di Strefezza sulla linea difensiva. Perché non fare entrare subito Simic e spostare Calabresi in fascia, cosa che è avvenuta poco dopo? Per carità, Baroni avrà avuto le sue buone ragioni però è vero che proprio nella fase in cui Strefezza ha fatto il terzino il Lecce ha corso i pericoli maggiori. Sarà stato solo un caso ma è così.
Nonostante l’occasione sprecata il Lecce conserva il primo posto solitario in classifica considerato che anche le inseguitrici hanno pareggiato. Ora dovrà difenderlo nel big-match di domenica, al Via del Mare, contro il Benevento senza poter contare su Hjulmand (e forse Gendrey) per il quale è in arrivo la squalifica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA