Cagni lancia il Lecce: "La squadra rispecchia il carattere di Baroni"

Mister Gigi Cagni
Mister Gigi Cagni
di Antonio IMPERIALE
2 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:38
Stringe la mano al suo amico Marco Baroni. «Sta compiendo un autentico capolavoro e sono felicissimo per lui». Gigi Cagni va col pensiero a quegli anni Novanta quando guidava il Verona dei miracoli che era appena sbarcato in serie A. «Marco era un uomo-chiave della nostra difesa, un elemento importante per la squadra. Ottimo difensore che ti trovavi anche nella fase offensiva per quel suo sfizio di andare in gol. Poi, sul piano umano, era una persona straordinaria. Sono contento che a Lecce stia raccogliendo il frutto della sua carriera, del suo essere uomo».
Entra nei dettagli mister Cagni, dall’alto della sua esperienza. «Mi fece una grande impressione a Rimini per la chiarezza delle idee espresse ad una riunione riservata agli allenatori di calcio. Ecco, a Lecce sta riuscendo a valorizzare il suo credo calcistico. Predica l’importanza dei duelli, di vincerli, crede nel rispetto dei suoi principi che riesce a trasmettere ai giocatori per la franchezza del rapporto, per la stima con la quale gratifica tutti. Ha una buona rosa, merito di Corvino e Trinchera, e fa sempre giocare il meglio. La vittoria sull’Atalanta è il frutto di tutto questo». Mister Cagni è un fiume piena. «Ha gli occhi di tigre, Baroni, sempre concentrato sulla partita, il Lecce aggressivo ha la sua anima».
Va oltre, l’allenatore bresciano, classe 1950. «La scelta di un giovane come Hjulmand per il ruolo di capitano è estremamente significativa. Conta la leadership, non l’età. De Zerbi affidò la fascia ad un giovane Raspadori. Quello è stato il Sassuolo più bello più convincente. Il Sassuolo di oggi è un po’ Berardi-dipendente. Ma la squadra attuale, allenata da Dionisi, ha anche preso troppi gol. A differenza del Lecce che al contrario regge molto bene in difesa, è una squadra dove si vede che i giocatori si sentono liberi e si esaltano. Non guardano la classifica, di solito si guarda quando sei sul fondo, non quando hai un bel vantaggio sulle altre. Lecce-Sassuolo sarà una sfida fantastica fra le provincie che sorridono e che guardano avanti. Anche se il Sassuolo sente più vicino il fiato degli inseguitori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA